Il capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Lisei è molto netto nei toni dell’interrogazione rivolta alla Giunta regionale sul progetto di riordino territoriale basato sulle Unioni e Fusioni di Comuni. Una critica che viene riproposta soprattutto alla luce delle notizie stampa per cui i Sindaci di Budrio e Castenaso (in provincia di Bologna) hanno annunciato l’uscita dall’Unione Terre di Pianura a partire dal prossimo 1° gennaio 2021. Per il consigliere bolognese si è in presenza dell’ennesima riprova del grande fallimento di un progetto di riordino territoriale che, nell’ambizione dell’Amministrazione regionale, avrebbe dovuto rappresentare la più grande innovazione istituzionale italiana, ma che nei fatti ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza e inefficienza nella gestione e nell’erogazione dei servizi ai cittadini, oltretutto con un aumento significativo dei costi a carico dei contribuenti”. Per rinforzare i rilievi mossi al progetto dell’Amministrazione regionale, Lisei cita diversi esempi di Comuni che hanno abbandonato le Unioni che avevano contribuito a creare: si va dal Comune di San Lazzaro (uscito dall’Unione Comuni Valli Savena-Idice) al Comune di Forlì, che ha avviato da poco l’iter per uscire dall’Unione della Romagna forlivese, al Comune di Mirandola in Provincia di Modena. A questi esempi l’esponente di Fratelli d’Italia aggiunge le denunce “da parte dei consiglieri delle opposizioni dell’Unione Reno Galliera in merito al mancato trasferimento dei contributi dovuti da parte di tre Comuni aderenti (San Pietro, Pieve di Cento, Castello d’Argile), per un ammontare complessivo di 4 milioni e 700 mila euro” che si aggiungono, ricorda sempre il capogruppo, “alla notizia della diffida promossa attraverso i propri legali dalle Amministrazioni di Anzola e Sala Bolognese nei confronti dell’Unione al fine di ottenere la restituzione di parte dei proventi delle multe elevate nel periodo che va dal 2016 al 2019”. Oltre a riportare i problemi che caratterizzano le Unioni di Comuni, Lisei ricorda che “le Fusioni tra Comuni, come ampiamente annunciato, si sono rivelate un vero e proprio fallimento politico come dimostrano anche i recenti referendum – rimanendo solo al Bolognese – per la fusione dei Comuni di Granarolo dell’Emilia e Castenaso e Malalbergo-Baricella”. Stante la situazione creatasi, Lisei chiede all’esecutivo regionale se, alla luce delle recenti notizie stampa sui Comuni di Budrio e Castenaso, “non ritenga doveroso prendere atto dell’ormai più che conclamato fallimento del progetto di riordino territoriale così come concepito e se intenda, pertanto, rivedere quanto prima il piano complessivo di riordino con l’obiettivo di garantire ai cittadini la migliore qualità e il migliore funzionamento dei servizi al minor costo possibile, anche attraverso un maggior coinvolgimento dei Comuni nelle valutazioni e nelle scelte da attuare”.”
3 Ottobre 2020
Enti locali. Lisei (Fdi): “il progetto della Regione per il riordino territoriale è fallimentare”
Il Capogruppo di Fratelli d’Italia attacca senza mezzi termini il progetto di riordino territoriale regionale basato sulle Unioni di Comuni
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3 Ottobre 2020


