Perché ci sono ritardi nella gestione dei “secondi tamponi” antiCoronavirus? Di chi è la responsabilità? Come pensa di agire la Regione? Il consigliere Marco Lisei (Fdi), in un’interrogazione, chiede chiarezza sulla gestione dei casi di positività al Covid: “Ricevo decine e decine di segnalazioni di persone che, dopo diversi giorni dall’aver effettuato il primo tampone ed essere risultati positivi al Covid-19, non sono più riusciti a verificare, data la mancanza di comunicazione e risposta da parte del Dipartimento di Sanità pubblica, la condizione del secondo tampone anche oltre i limiti di tempo stabiliti, trovandosi pertanto costretti a rimanere in quarantena fiduciaria e -spiega Lisei- a ciò si aggiungono i conseguenti gravi ritardi nei tracciamenti delle persone che hanno avuto contatti con i soggetti positivi, che, al fine del contenimento della diffusione del virus, andrebbero invece individuati e contattati tempestivamente per attivare in tempo utile tutte le misure precauzionali previste dai protocolli”. Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “quali siano attualmente i tempi medi di risposta dei Medici di Medicina generale e del Dipartimento di Sanità Pubblica, sia per l’avvio del monitoraggio dei soggetti risultati positivi al Covid-19 e la verifica di una loro eventuale negativizzazione, sia per l’avvio del tracciamento delle persone che ne sono state a contatto; per quali ragioni la Regione Emilia-Romagna non sia riuscita, pur avendo ampi margini di tempo, a programmare e organizzare sul territorio una rete di monitoraggio e tracciamento capillare, rapido ed efficiente”. Lisei chiede inoltra alla Giunta “se non ritenga che questi gravi ritardi nell’esecuzione dei monitoraggi e dei tracciamenti abbiano influito in maniera negativa e decisamente rilevante sulla determinazione del coefficiente di rischio della nostra Regione in base ai parametri stabiliti dal Dpcm del 3 novembre 2020, facendola passare in breve tempo da zona gialla a zona arancione; se intenda intervenire urgentemente e come per risolvere le criticità sopra esposte e porre fine alle gravi conseguenze che derivano da tale situazione, sia per quanto riguarda l’ingiustificata e inammissibile limitazione delle libertà individuali, sia per le pesanti ripercussioni economiche che il passaggio da zona gialla a zona arancione ha inevitabilmente comportato e che potrebbero addirittura peggiorare in caso di ulteriore passaggio in zona rossa”.
26 Novembre 2020
Covid. Lisei (Fdi): chiarire responsabilità ritardi nei tamponi di controllo
Il consigliere chiede il perché dei ritardi nella gestione del “secondo test” da parte delle autorità competenti
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26 Novembre 2020


