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Sanità Modena. Barcaiuolo (Fdi): necessaria decontaminazione tute operatori sanitari del 118

“La decontaminazione della tuta è in grado di ridurre del 90% le possibilità di contagio del personale addetto al recupero dei pazienti, nel caso in cui dovesse venire a contatto con un parte infetta”

Continuare con la fase di decontaminazione delle tute del personale del 118 della Ausl di Modena addetto al recupero dei pazienti infetti. Lo chiede Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia) in un’interrogazione alla Giunta in cui insiste sul fatto che la salute anche psicologica degli operatori – mai come ora sottoposti a stress e condizioni lavorative estenuanti – vada prediletta, soprattutto a fronte di costi quasi irrilevanti”.  Il consigliere spiega che la sanificazione delle tute, compiuta dopo quella dei mezzi, “consiste nella vaporizzazione di acqua e prodotto disinfettante sull’operatore, che così potrà procedere alla svestizione (dalla prima tuta monouso che ricopre la divisa) con maggiore sicurezza anti-contagio e in una condizione psicologica di maggiore tranquillità. Nonostante il personale sia altamente formato- continua il consigliere- è infatti sempre possibile un errore umano, soprattutto come conseguenza dei forti stress e dei turni estenuanti a cui in questi mesi sono stati sottoposti gli operatori”. La “decontaminazione della tuta è in grado di ridurre del 90% le possibilità di contagio dell’operatore nel caso in cui dovesse venire a contatto con un parte infetta” aggiunge Barcaiuolo. Tuttavia, dopo il 27 aprile, “forse con l’allentamento delle misure restrittive dovute al calo dei contagi e con una minore percezione della pericolosità del contagio, nuove indicazioni dell’Ausl di Modena sono state comunicate agli operatori: fra queste l’esclusione della fase della decontaminazione della tuta ritenuta ora non necessaria”. Barcaiuolo chiede quindi se “il calo dei contagi in Emilia-Romagna e in particolare nella provincia di Modena sia davvero indicativo della minor contagiosità di un virus comunque esistente” e di “rivedere le prescrizioni assunte dall’Ausl di Modena”. “

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