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Lavoro Bologna. Piccinini (M5s): affrontare problemi lavoratori Camst

La consigliera interroga la Giunta per sapere se intenda affrontare la questione con Inps e Ministeri competenti

Le problematiche dei dipendenti della Camst, impegnati fino a prima dell’epidemia da Covid-19 in diversi servizi di ristorazione in area Fiera di Bologna con contratti part-time e che hanno segnalato la grave condizione occupazionale e reddituale nella quale versano”, vengono portate sul tavolo della Giunta regionale da un’interrogazione della consigliera del Movimento Cinque Stelle Silvia Piccinini.  “La loro condizione risulta, sulla base della loro richiesta – sottolinea l’esponente M5s -, diversa da quella dei lavoratori di BolognaFiere, pur a fronte dell’ammissione al fondo di integrazione salariale, poiché l’intervento dell’ammortizzatore coprirebbe esclusivamente i giorni di lavoro nei quali sono state annullate le fiere in calendario e, comunque, per l’80% delle ore ordinarie; una condizione che sta determinando ripercussioni gravissime per questi lavoratori, perché il loro reddito poggiava largamente proprio sulle ore straordinarie, con tredicesima e quattordicesima mensilità liquidate volta a volta”. Per questo la capogruppo chiede alla Giunta “se intenda affrontare, nel confronto con i Ministeri competenti e l’Inps, la situazione di questi lavoratori per i quali rischiano di risultare inefficaci gli ammortizzatori previsti anche per questa fase di assoluta straordinarietà; se intenda verificare con l’azienda di cui i lavoratori sono soci-dipendenti questa specifica problematica; infine, se intenda verificare la possibilità che gli interventi solidaristici sostenibili attraverso buoni pasto non erogabili a fronte dello smart working siano estendibili a questi lavoratori”. “

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