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Ambiente Reggio. Crisi idrica Val d’Enza, Piccinini (M5s): servono soluzioni rapide, praticabili e sostenibili

La consigliera propone “una gestione più razionale delle acque, una migliore organizzazione dei turni di irrigazione, nuovi metodi d’irrigazione e la creazione di invasi a basso impatto ambientale”

Per salvare la Val d’Enza dalla ricorrente crisi idrica servono soluzioni praticabili, rapide, con effetti durevoli e sostenibili. Una gestione più razionale delle acque, una migliore organizzazione dei turni di irrigazione. Il passaggio a nuovi metodi d’irrigazione, che farebbero risparmiare fino al 90 per cento di acqua, la creazione di invasi a basso impatto ambientale, come ex bacini montani e cave, evitando la continua promessa di ipotesi costose, faraoniche e impattanti”. Queste proposte sono contenute in un’interrogazione presentata da Silvia Piccinini: la capogruppo del  Movimento 5 stelle chiede all’esecutivo regionale se “intenda sostenere queste soluzioni”. La Cinquestelle boccia infatti “le iniziative a lungo promesse, come la diga di Vetto o il progetto sulla traversa di Cerezzola”, ritenute “costose” e troppo impattanti per il territorio, visto che “apporterebbero consistenti modifiche sul bacino fluviale”. In sostanza, sottolinea la pentastellata, “sono elementi che sconsigliano con forza di proseguire verso la loro attuazione”. Questi sono inviti rivolti a viale Aldo Moro in quanto, specifica la consigliera, “la Regione esercita competenze fondamentali per la difesa del territorio e la riqualificazione fluviale”. “

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