Incentivi economici per gli operatori sanitari che decidano di lavorare nelle aree interne e montane. Lo chiede Silvia Piccinini del Movimento 5 stelle, che con una risoluzione e un’interrogazione esorta la Regione a stanziare risorse già dal prossimo bilancio regionale. Anche in Emilia-Romagna come in numerose altre regioni- spiega la Cinquestelle- si registrano criticità per la copertura delle professioni sanitarie nei territori montani, sia per le condizioni di oggettivo disagio che per il maggiore rischio nell’esercizio della professione”. Influisce, secondo la pentastellata, il tema della mobilità, perché mancano il più delle volte servizi di trasporto rapidi e compatibili con i turni notturni. Ma anche le condizioni stesse di esercizio dell’attività negli ospedali montani, più complesse per il numero più ridotto di casi e per la difficoltà a reperire sul posto competenze specialistiche. “Questo stato di cose rischia di creare reali discriminazioni nell’esercizio del diritto alla salute per chi vive nelle aree interne della regione, come l’Appennino e il basso ferrarese, e contribuisce in misura rilevante a rendere meno appetibili questi territori”, ribadisce Piccinini. “Il contrasto del declino delle aree montane e interne e la prospettiva di rilancio richiedono uno sforzo specifico per favorire la presenza di personale sanitario.” “
9 Settembre 2020 12:23
Sanità. Piccinini (M5s): incentivi ai sanitari che scelgono di lavorare in montagna
La Cinquestelle chiede alla Regione di stanziare risorse già nel prossimo bilancio: “In Appennino e basso ferrarese non si riescono a coprire i posti, servono risorse specifiche per le aree interne e montane. A rischio il diritto alla salute”
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9 Settembre 2020 12:23


