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Terre matildiche. Piccinini (M5s) chiede il “vero recupero” dell’ex convento di Montefalcone, nel reggiano

Il complesso, spiega la consigliera, “è abbandonato, inutilizzato, non visitabile e rappresenta uno sfregio nel territorio, quando invece potrebbe costituirne uno dei beni più preziosi e una risorsa”

Con un’interrogazione Silvia Piccinini dei Cinquestelle chiede al governo regionale di “promuovere, unitamente agli enti locali del territorio e al ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, un confronto al fine di verificare le condizioni e le prospettive per il vero recupero, e quindi la restituzione alla comunità, dell’ex convento di Montefalcone, nel comune reggiano di San Polo d’Enza”. In particolare, la consigliera vuole sapere dall’esecutivo “quali siano le prospettive per evitare l’ulteriore degrado e quindi rilanciare l’ex convento”. La pentastellata chiede anche “quale sia al momento la situazione patrimoniale dell’immobile”. Piccinini rileva infatti, sull’importante complesso risalente ai primi anni del XIII secolo, che “da anni sono fermi i lavori per il suo recupero”. Nel tempo, prosegue, “sono state investite ingenti risorse pubbliche per la messa in sicurezza, il recupero, l’agibilità e la fruibilità dell’ex convento, anche la Regione ha destinato 600mila euro per interventi diretti alla demolizione di un ex porcilaia contigua all’area”. Il complesso, rimarca la consigliera, “è abbandonato, inutilizzato, non visitabile e rappresenta uno sfregio nel territorio, quando invece potrebbe costituirne uno dei beni più preziosi e una risorsa”.

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