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Regione. Bilancio: commissione Territorio approva la manovra di assestamento

Sabattini (Pd): “Manovra predisposta in un momento molto particolare e difficile, ma che punta a ricadute espansive” Bargi (Lega): “avremmo voluto un po’ più di coraggio”. Il consigliere Facci (Lega) solleva il problema dei Comuni non facenti parte di alcuna Unione

“Una manovra che, soprattutto nel Collegato, tocca molti dei temi peculiari di questa commissione, soprattutto negli interventi sulla montagna e nel settore dei trasporti”. Così il relatore di minoranza Stefano Bargi (Lega) nell’illustrazione dei caratteri generali della prima manovra di Bilancio in epoca “post COVID”. Proprio sugli interventi predisposti per il territorio della montagna si è concentrata buona parte del lavoro svolto stamattina dalla Commissione territorio, ambiente e mobilità presieduta da Stefano Caliandro. Il relatore di maggioranza Luca Sabattini (Pd) aveva già ricordato, in fase di illustrazione, come la pandemia abbia fortemente condizionato anche il bilancio della Regione Emilia-Romagna ma, nonostante il momento molto particolare e il vincolo di pareggio di bilancio, questa manovra “cerchi di attivare ricadute economiche espansive e comunque di come si siano studiati provvedimenti immediatamente traducibili in aiuti e stimoli concreti al tessuto socio-economico”. Nel dettaglio dei temi della commissione, Sabattini ha enucleato 3 macro-categorie: “innanzitutto -ha proseguito il relatore di maggioranza- vanno segnalati i 3 milioni al fondo per il trasporto pubblico locale per la gratuità a tutti gli under 14 a partire dal 1 settembre, che vanno ad aggiungersi ai 4 milioni per mancate entrate alle aziende di trasporto pubblico e per i servizi aggiuntivi che dovranno approntare per i trasporti scolastici seguendo le nuove norme di apertura della scuola nel prossimo autunno”. Per quanto concerne gli interventi sulla montagna, Sabattini ha ricordato i 500mila euro destinati per l’implementazione della rete di telefonia mobile e le risorse “indirette” stanziate per consentire lo scorrimento delle graduatorie del bando del 2019 sulla rigenerazione urbana. “Da sottolineare infine -conclude Sabattini- gli 8 milioni non direttamente presenti in questa manovra ma destinati alla difesa del suolo che si aggiungono anche ai 2 milioni che andranno in uno specifico fondo dal quale potranno attingere i comuni per specifiche politiche di diminuzione della TARI”. Condividendo l’impostazione generale dei numeri prospettata da Sabattini, il relatore di minoranza Stefano Bargi (Lega) ha rappresentato alcune perplessità: “sul tema delle proroghe e integrazioni dei piani ambientali -ha chiarito il leghista- capisco la tendenza degli esecutivi a prevalere sulle assemblee elettive, ciò nonostante vorrei vedere un nuovo ruolo da parte dell’Assemblea legislativa di questa Regione che rappresenta tutti gli abitanti di questo territorio”. Critiche di impostazione generale anche sugli interventi per la montagna. Bargi rileva infatti “come la coniugazione delle esigenze di impulso economico e la creazione di posti di lavoro possa essere potenzialmente incompatibile con l’assunto ampiamente esplicitato di consumo zero del territorio”. Ancora più dettagliato l’intervento di Michele Facci (Lega) il quale ha chiesto “se i contributi previsti siano a fondo perduto” ma soprattutto, incidendo indirettamente questa manovra sulla Legge regionale per le unioni dei Comuni, vuole sapere “il numero delle amministrazioni locali che non appartengono ad alcuna Unione e come verranno considerate nei vari bandi che saranno generati da questi stanziamenti”. Silvia Piccinini (M5S) ha giudicato grave l’assenza nella discussione odierna di due dei tre Assessori di riferimento per i temi della Commissione ed ha rimarcato invece l’impostazione sul consumo zero di territorio. “Una impostazione -continua Piccinini- che anzi vorrei affermata con ancora più forza, tanto che presenterò anche uno specifico Ordine del Giorno in tal senso quando la manovra andrà alla discussione dell’Aula”. Piccinini esorta poi la Giunta ad un maggior sforzo sia negli stanziamenti al trasporto su ferro che alla mobilità sostenibile. Immediatamente prima della votazione, intervento dell’Assessore alla montagna Barbara Lori, la quale, in risposta alle sollecitazioni avanzate da Michele Facci, ha chiarito che i comuni non inseriti in alcuna Unione sono 12 in tutta la Regione e che “non ci sono difficoltà ad esplicitare come anche a questi possano essere destinati i fondi e le iniziative previste”.

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