La Regione rimetta a pieno regime il reparto di Oftalmologia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna e spieghi perché molti servizi non sono ancora stati ripristinati dopo la fine della fase acuta della pandemia da Coronavirus. A chiederlo è, in un’interrogazione, la consigliera Valentina Castaldini (Fi) che fa una ricognizione dei servizi offerti prima e dopo il Coronavirus, puntualizza i servizi attualmente svolti fuori dal reparto del Sant’Orsola-Malpigni e poi interroga la Giunta per sapere perché le sale operatorie del reparto di Oftalmologia del Policlinico S. Orsola-Malpighi siano ad oggi chiuse, nonostante il favorevole andamento epidemiologico e la progressiva ripresa delle attività sia urgenti sia programmabili; perché le urgenze vengano tuttora inviate presso altri nosocomi, in particolare all’Ospedale Maggiore; perché si è provveduto al noleggio di attrezzature già presenti presso le strutture del Policlinico S. Orsola-Malpighi e la spesa prevista per il noleggio di tali attrezzature”. La consigliera chiede, inoltre, all’esecutivo regionale “perché si è attivata una convenzione con le case di cura private Villa Erbosa e Villa Chiara per l’attività operatoria nonostante fossero a disposizione le sale operatorie oftalmologiche all’interno del Policlinico S. Orsola-Malpighi; se la convenzione con le case di cura private Villa Erbosa e Villa Chiara per l’attività operatoria oftalmologica sia onerosa e come si intenda porre rimedio alla lista d’attesa formata durante questi mesi di sospensione dell’attività chirurgica oftalmologica programmata e mai svolta”. “
15 Luglio 2020
Sanità Bologna. Castaldini (Fi): reparto di Oftalmologia del Sant’Orsola torni a pieno regime
La consigliera chiede perché nell’ospedale di Bologna ci siano sale operatorie ancora chiuse e come si intenda sveltire le liste d’attesa frutto della riduzione dei servizi imposti dal Coronavirus
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15 Luglio 2020