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Il sax di Spongano torna a suonare all’Archiginnasio. Il Difensore civico: “Nei tempi del Covid serve tolleranza”

L’ufficio del Difensore civico regionale si pronuncia sulla vicenda dell’artista di strada, multato per essersi esibito di fronte al polo bibliotecario nonostante avesse rispettato le norme su permanenza e contenimento del suono: “In un’epoca difficile per tutti bisogna avere attenzione per i più fragili”

Era stato multato dopo alcune segnalazioni arrivate chi non gradiva il suono del suo sax, nonostante esercitasse la sua arte nei modi e orari indicati dalle ordinanze, rispettando quindi le regole. Oggi l’ufficio del Difensore civico Carlotta Marù ha dato ragione a Carlo Spongano, il sassofonista che si esibisce solitamente davanti alla biblioteca dell’Archiginnasio in compagnia della sua inseparabile chow chow Minnie. L’artista di strada aveva avuto diverse difficoltà a riprendere la sua attività dal 7 maggio in poi, quando dopo il lockdown era tornato a occupare il solito posto sotto i portici della biblioteca. Alcuni negozianti e residenti infatti si erano lamentati del rumore” del sax, nonostante si confondesse tra i suoni del traffico cittadino. Oggi l’ufficio di via Aldo Moro si è pronunciato su questo particolare caso: lo strumento di Spongano non produce un suono eccessivo, non più rumoroso almeno dei suoni della viabilità circostante, quindi il sassofonista può riprendere la sua attività. L’istanza per il parere del Difensore civico era stata presentata dallo stesso Spongano, che era già conosciuto per un episodio simile avvenuto nel 2017. Questa seconda richiesta è stata accolta anche in virtù del particolare periodo storico attuale, cioè la pandemia di coronavirus che rende difficile la sopravvivenza di artisti ed elemosinanti viste anche le restrizioni per contrastare i contagi. “È prioritario – hanno dichiarato dagli uffici del Difensore – tutelare le persone che soprattutto in questa situazione pandemica spesso rischiano di non avere la possibilità di garantirsi un minimo di risorse per una sopravvivenza dignitosa”. Inoltre, nella zona del centro storico di Bologna, naturalmente trafficata, visto che si tratta di uno snodo nevralgico della città, il rumore provocato da attività umane, commerciali e trasporti è già piuttosto consistente; non sarebbe quindi il sax di Spongano a rendere la situazione intollerabile, il cui suono anzi sembrerebbe attutito dai rumori circostanti. “Dopo ripetuti sopralluoghi e il dialogo con le forze dell’ordine, che si sono occupate del caso, abbiamo constatato che il suono più forte era quello del sax, che sovrastava quello della base ritmica ma che comunque non era forte al punto da spiccare sugli altri rumori di fondo”. La decisione quindi è stata, pur tenendo conto delle ragioni delle lamentele ma constatando anche il rispetto delle regole, quella di tutelare un soggetto socialmente fragile. L’ufficio del Difensore civico ha quindi rimarcato il bisogno di attenersi alle regole, ma senza dimenticare senso civico e tolleranza. “Pensiamo di offrire un po’ di attenzione e di buon senso, senza calpestare le norme e i regolamenti in quanto bisogna valutare caso per caso le ragioni degli artisti e quelle di residenti e commercianti. Le condizioni di debolezza sociale e il periodo storico che si attraversa vanno tenute comunque in considerazione, visto che agli artisti di strada non vengono erogati corrispettivi e indennizzi per i mancati guadagni”. “

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