COMUNICATO
Assemblea

Emergenza coronavirus. Bologna, allarme di un medico del Bellaria, Lega: Regione intervenga

Per Facci e Marchetti da questa vicenda emergerebbero procedure inadeguate che inevitabilmente “amplificano la diffusione del virus”

Michele Facci e Daniele Marchetti (Lega), con un’interrogazione, chiedono al governo regionale di intervenire (prevedendo anche possibili interventi correttivi sulla gestione dell’emergenza sanitaria in corso) in merito alla lettera che un medico neurologo dell’ospedale Bellaria di Bologna, risultato positivo al coronavirus, ha indirizzato, fra gli altri, al ministro Speranza, al presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini e all’assessore regionale alle Politiche per la salute Donini. Nella missiva, riportano nell’atto ispettivo, “è stata dettagliatamente rappresentata una vera e propria ‘odissea’ vissuta in prima persona dal medico (in relazione sia al percorso che l’ha portato a contrarre l’infezione sia a quello successivo relativo alla gestione della malattia), che denuncia l’inadeguatezza nella gestione del rischio professionale per gli operatori sanitari, le incongruenze dei protocolli adottati e, anche, la difficoltà del malato covid-19 a ricevere idonea assistenza nelle strutture sanitarie”. In particolare, sottolineano i due consiglieri, “il medico (con i sintomi del virus), contattato il 118, sarebbe stato indirizzato, in aperta violazione delle prassi in essere, al pronto soccorso del Sant’Orsola, attendendo nella struttura otto ore per poi rinunciare alla visita, scegliendo quindi di raggiungere l’ospedale Bellaria per un tampone (il cui esito peraltro sarebbe stato smarrito), accertando, infine, la positività al virus dopo una serie di insistenze e di circostanze del tutto eccezionali, senza però la previsione di un periodo di quarantena”. Per Facci e Marchetti da questa vicenda emergerebbero procedure inadeguate che, inevitabilmente, “amplificano la diffusione del virus”.

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