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Sanità. Lega: indennità salariale aggiuntiva anche a infermieri dei “Drive through” nelle strutture non Covid

Risposta in Assemblea dell’assessore Donini: “Indennità anche agli infermieri e gli assistenti sanitari dei dipartimenti di sanità pubblica e dei dipartimenti di cure primarie coinvolti nella effettuazione dei tamponi”

Fare chiarezza sulla mancata erogazione di specifiche indennità salariali agli infermieri addetti ai tamponi anticoronavirus. A chiederlo, in un’interpellanza rivolta al governo regionale, sono i consiglieri Gabriele Delmonte (primo firmatario) e Maura Catellani della Lega, che parlano di “diverse segnalazioni di mancate erogazioni delle indennità a infermieri addetti ai tamponi (indennità di rischio pari a 5,16 euro al giorno), anche impegnati nella modalità ‘Drive through’, in ospedali non Covid”. I due consiglieri chiedono quindi l’intervento dell’esecutivo regionale. La risposta è arrivata in Assemblea dall’assessore alla Politiche per la salute, Raffaele Donini: “Abbiamo aggiornato gli indirizzi regionali in coerenza con il nuovo scenario, questa indennità compete al personale infermieristico e a quello ad esso assimilato, anche se non operante in servizi specificatamente definiti di malattie infettive ma a contatto con pazienti affetti da patologie infettive, quindi anche gli infermieri e gli assistenti sanitari dei dipartimenti di sanità pubblica e dei dipartimenti di cure primarie coinvolti nella effettuazione dei tamponi”. Nella maggior parte delle aziende sanitarie, ha concluso, “questa indicazione ha già trovato applicazione, mentre in altre la si sta predisponendo, è comunque fisiologico che il pagamento delle indennità arrivi alcune settimane dopo rispetto allo svolgimento dell’attività”.

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