Sanità Bologna. Lega: chiede un quadro preciso dei ticket non riscossi nella provincia

“In quanto Enti pubblici, le Aziende sanitarie sono tenute a operare ogni tentativo utile al recupero dei crediti, poiché sono soggette a specifici obblighi imposti dalla normativa contabile e dei principi generali in tema di efficienza e buon andamento della Pubblica amministrazione”. Con questa premessa si apre l’interrogazione di Daniele Marchetti (Lega), sottoscritta anche dal collega Michele Facci, per avere un quadro generale sulla situazione dei ticket non riscossi per gli anni 2018, 2019 e per la prima parte del 2020. A tutto agosto 2018 il servizio di recupero crediti risultava affidato alla Sagres S.r.l. di Milano, società che svolgeva servizio riscossione per Aosp, Ausl e Ior Bologna oltre che per Ausl Imola e che interveniva nei confronti di cittadini italiani residenti all’estero e cittadini italiani residenti in Italia la cui riscossione giudiziale, da parte di Agenzia delle Entrate, fosse risultata problematica. A queste due casistiche si aggiungeva anche la fattispecie di cittadini stranieri residenti in Italia o all’estero. Daniele Marchetti, ricordando come le cifre relative ai ticket non pagati incidano ogni anno sulle casse del sistema sanitario, informa di come risultino sempre più complicate le riscossioni nei confronti dei cittadini stranieri e quindi, oltre a richiedere la cifra complessiva dei mancati incassi per questi ultimissimi anni, vuole avere il dettaglio delle cifre non pagate da parte dei cittadini stranieri (sia i residenti in Italia sia residenti all’estero). Volendo poi valutare l’efficacia dell’azione di recupero crediti, il consigliere leghista ha anche richiesto sia la cifra complessiva per la quale Sagres doveva intervenire che il dato di quanto effettivamente recuperato e a quanto ammonti la spesa globale per il servizio di riscossione.