Partecipazione (con focus sulla semplificazione) e attività estere vedono la conferma delle risorse, mentre le politiche per le pari opportunità fanno registrare un aumento di 250milo euro all’anno per il prossimo triennio. Riunite in forma congiunta, le Commissioni Parità, presieduta da Federico Alessandro Amico, e Statuto, presieduta da Silvia Piccinini, hanno dato parere favorevole all’aggiornamento del Dfer 2021 e al pacchetto” della manovra economica e di bilancio per il prossimo triennio (composta dalle “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2021”, dalle “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (legge di stabilità regionale 2021)” e dal “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”). A favore dei provvedimenti si sono espressi i consiglieri delle forze politiche di maggioranza, mentre quelli di minoranza hanno espresso un voto di contrarietà. “Il Defr mette in capo al presidente della Regione il presidio del Recovery fund: vogliamo -spiega Manuela Rontini (Pd), relatrice di maggioranza dei provvedimenti- sfruttare tutte le opportunità europee a favore della nostra comunità”. Rontini sottolinea come l’adeguamento del Defr tiene conto del peggioramento delle previsioni economiche dovuto agli effetti della seconda ondata del Coronavirus e allo stesso tempo invita a proseguire l’impegno sul tema della parità donne-uomini nel mondo del lavoro, ricordando che tante donne si occupano di sostegno a famigliari con disabilità o malattie o sono state costrette a lasciare il lavoro, o a prendersi una pausa, per assistere i figli durante il periodo della didattica a distanza. “Dalle donne possono venire le energie per la ripresa e per farci tornare ai livelli occupazionali di inizio 2020”, spiega la relatrice di maggioranza, che ha anche avuto parole molto chiare per invitare a proseguire e rafforzare l’attività contro la violenza e le discriminazioni contro le donne. “Ci aspettano tempi complessi anche perché i tempi di arrivo dei fondi europei del Recovery fund si stanno allungando, questo a fronte del settore sanitario che sta avendo un aumento di costi dovuto alla pandemia”, spiega Maura Catellani (Lega), relatrice di minoranza sul Defr, che ha chiesto di avere una puntuale rendicontazione delle attività svolte dalla Regione per verificare il reale raggiungimento degli obiettivi previsti dall’amministrazione regionale. Dal canto suo il relatore di minoranza sul pacchetto Bilancio, Stefano Bargi (Lega) ha annunciato che porrà alla commissione Cultura e all’assessore Felicori alcuni quesiti in merito alle attività internazionali della Regione, mentre Valentina Stragliati (Lega) ha invitato a un lavoro più incisivo sul tema dell’occupazione femminile da parte degli assessorati competenti. Plauso alla manovra di Bilancio e agli obiettivi del Defr arriva da Roberta Mori (Pd) che invita ad un approccio multidisciplinare al tema del contrasto alle violenze contro le donne e ricorda come “il Covid e le sue conseguenze economiche pesano di più sulle donne: servono azioni integrate e l’uso dei fondi del Recovery fund per una ripartenza inclusiva nel post virus”. Mori ha proposto l’istituzione di un fondo regionale per l’imprenditoria femminile che si affianchi a quello nazionale. Sulla stessa linea la collega di partito Palma Costi (Pd), che ha invitato a concentrarsi sul superamento delle diseguaglianze di genere: “Deve esserci un impegno corale di tutta l’Assemblea perché -spiega- si possano fare passi in avanti rispetto ai tanti già fatti in passato, dato che la pandemia ha aggravato i problemi”. Dal canto suo Barbara Lori, assessora alle Pari Opportunità, ha ribadito l’impegno della Regione sul tema dell’occupazione femminile soprattutto per affrontare gli effetti della pandemia: “Tutti dobbiamo lavorare perché -spiega- le difficoltà vengano superate”. Sulla stessa linea Paolo Calvano, assessore al Bilancio, che si è concentrato sulla partecipazione (“Ci crediamo e ci investiamo stanziando 500mila euro: si sta diffondendo una cultura della partecipazione che fa bene alla nostra comunità”) e sulla semplificazione (“Vogliamo rendere la Pubblica Amministrazione più vicina ai cittadini e usare la semplificazione come elemento di trasparenza, proprio il Covid ha spronato la Pubblica Amministrazione a essere più veloce e quindi più efficace”). ”