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Ambiente Parma. ER-Coraggiosa e Verdi: chiarezza sul futuro dell’invaso dell’Enza

I consiglieri Federico Alessandro Amico, Igor Taruffi e Silvia Zamboni chiedono a che punto siano gli studi di fattibilità ambientale sui lavori del fiume nel territorio parmense

Fare chiarezza sullo studio di fattibilità tecnica ambientale ed economica riguardante l’invaso del fiume Enza nel tratto parmense e il rispetto del Piano di Tutela Acque. A chiederlo è un’interrogazione a firma dei consiglieri di ER-Coraggiosa Federico Alessandro Amico (primo firmatario) e Silvia Zamboni (Europa Verde) che ripercorrono l’intera vicenda del fiume. “Lo studio di fattibilità integrato di natura tecnica ambientale ed economica, che avrebbe dovuto concludersi nel primo semestre 2020, fatta salva la necessità di proroga dei termini dovuta alla pandemia, avrebbe dovuto individuare le soluzioni possibili da mettere in campo e l’efficacia attesa per soddisfare i fabbisogni locali e risolvere le criticità del bacino dell’Enza”, spiegano i tre consiglieri che ricordano anche l’esistenza del Piano di Tutela delle Acque, “strumento regionale -spiegano- volto a raggiungere gli obiettivi di qualità ambientale nelle acque interne e costiere della Regione, e a garantire un approvvigionamento idrico sostenibile nel lungo periodo”. Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “se lo studio di fattibilità tecnica ambientale ed economica, della cui redazione è stata incaricata Aipo, sia stato concluso e quando si preveda di pubblicarlo; se la Regione non ritenga contraddittorio realizzare un ‘Piano di fattibilità tecnico-economica relativo a un invaso sul torrente Enza’ senza conoscere i contenuti dello studio in questione e se la Regione abbia intenzione di modificare il Piano di Tutela delle Acque approvato in via definitiva con Delibera dell’Assemblea legislativa il 21 dicembre 2005”.

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