COMUNICATO
Assemblea

Cultura. Ibc “internalizzato” dal primo gennaio, approvata la legge

Voto all’unanimità delle forze politiche sulla proposta dell’assessore Mauro Felicori per portare in Giunta competenze e personale dell’Istituto regionale dei beni culturali. Rispetto al testo base sono stati approvati numerosi emendamenti di Pd, Fdi, M5Stelle e ER Coraggiosa

Dal primo gennaio prossimo Ibc sarà “internalizzate”. L’Assemblea legislativa, infatti, ha approvato all’unanimità la legge, proposta dall’assessore alla Cultura Mauro Felicori, che prevede il passaggio delle funzioni e del personale dell’Istituto regionale per i beni culturali all’interno dell’assessorato regionale alla Cultura. Rispetto alla versione iniziale della proposta di legge, il testo definitivo del provvedimento ha visto l’accoglimento, già nel corso del dibattito in seno alla commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti, di emendamenti di Pd, Fdi, Movimento 5 stelle e ER Coraggiosa che, nel complesso, hanno meglio specificato l’ambito d’azione del provvedimento, rafforzato il ruolo di controllo dell’Assemblea legislativa e chiarito l’impegno a valorizzare il terzo settore e il mondo dell’associazionismo culturale. Quello di oggi è il punto di arrivo di un percorso che ci ha visto coinvolgere e ascoltare i soggetti culturali, istituzionali e politici interessati al riordino istituzionale e della gestione delle funzioni dell’Ibc: c’è stato un clima positivo e propositivo frutto di tanti soggetti che voglio ringraziare per il loro impegno, spiega la relatrice di maggioranza Marilena Pillati (Pd), per la quale “il tempo è più che maturo per immaginare un’organizzazione diversa da quella che, alla metà degli anni ’70, aveva portato alla nascita dell’Ibc”. Nel suo intervento, Pillati, ha avuto anche parole per la situazione presente che vede il mondo della cultura duramente colpito dalle norme per il contenimento della pandemia da coronavirus: “Le grandi crisi colpiscono le certezze, ma si liberano spazi di pensiero che dovremo usare con attenzione per arrivare a soluzioni nuove: il virus ci impone, anche nel settore culturale, di innovarci, un compito ambizioso che abbiamo davanti a noi”. Il relatore di minoranza Marco Lisei (Fdi), invece, sottolinea come “si sta andando nella direzione più volte auspicata dalle opposizioni: è stato giusto intervenire perché Ibc possa operare in maniera ancora più incisiva sul proprio compito, l’assessore Felicori ha agito con grande apertura e correttezza”. Il relatore di minoranza guarda anche al futuro e ricorda come sia importante che si costruisca un pluralismo culturale nel comitato scientifico previsto dalla nuova legge. Anche Lisei, nel suo intervento, invita a operare per il sostegno al settore culturale duramente colpito dal Covid: “Dobbiamo pensare ai nostri figli e ai nostri nipoti, dovranno – sottolinea – imparare nuovamente molte cose dopo il tempo di fermo obbligato: ci saranno risorse economiche per il settore culturale e quindi si dovranno fare delle scelte”. Plauso e sostegno al provvedimento è arrivato dal Pd: “Siamo a un punto di partenza per il futuro della nostra cultura: riconosciamo il valore del lavoro svolto fino a oggi da Ibc e guardiamo al futuro”, è il parere di  Giuseppe Paruolo, che ha espresso parole e proposte a tutela della valorizzazione del personale di Ibc, mentre la sua collega di partito Manuela Rontini sottolinea l’importanza di salvaguardare e valorizzare il patrimonio dei dialetti regionali, facendosi, così, carico anche di sensibilità emerse durante l’audizione in commissione Cultura. “Dobbiamo operare per – spiega Rontini – non disperdere un patrimonio molto importante della nostra storia e della nostra cultura”. Dalla lista Bonaccini è arrivato il plauso di Stefania Bondavalli: “È una legge fondamentale per affrontare al meglio una nuova stagione, per condurre la nostra cultura verso nuovi orizzonti: è importante – spiega – il pluralismo culturale nel comitato scientifico”.  Sulla stessa linea ER Coraggiosa che per bocca di Igor Taruffi ricorda come ci sia “la necessità di portare nel futuro Ibc: è una riorganizzazione, un riordino istituzionale che porta dentro il corpo stretto della nostra amministrazione competenze e conoscenze che potranno essere avvalorate maggiormente rispetto a quanto avvenuto in questi anni, anche per questo bisogna valorizzare chi attualmente lavora in Ibc”. Parole di apprezzamento anche dalle opposizioni. “È positivo che la Giunta sia sia impegnata a relazioni a cadenza periodica e che la commissione Cultura abbia parola in merito al lavoro del comitato scientifico”, dichiara Matteo Montevecchi (Lega), mentre Silvia Piccini (Movimento 5 stelle) ricorda che “con la nuova legge sicuramente si avvicina Ibc alla Regione, ma è importante non perdere nulla di quanto costruito in questi 45 anni, è importante che non si perda l’autonomia: stiamo creando uno strumento che ad oggi non è né buon, né cattivo, ma – ha avvertito la pentastellata – non dobbiamo creare nulla che faccia proselitismo politico: bisogna garantire l’autonomia del nuovo strumento ed è importante il già citato pluralismo culturale del comitato scientifico”. Dalla Giunta, in conclusione, è arrivato il commento dell’assessore Felicori: “Questa legge è un prodotto collettivo, ringrazio tutti coloro che ci hanno lavorato e tutto il personale dell’Ibc che voglio rassicurare sul fatto che saranno valorizzati, così come rassicuro tutti sul pluralismo culturale: il comitato scientifico sarà totalmente indipendente perché deve servire a tenere alto il livello della nostra azione”. Sempre collegato alla legge sull’Ibc, l’Assemblea ha approvato due ordini del giorno, uno del Movimento 5 dtelle, l’altro (comprendente anche un emendamento della Lega) a firma Rontini-Pillati (Pd) e sottoscritto anche dalla consigliera Silvia Zamboni (Europa verde). (Luca Molinari) ”

 

 

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