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Regione. Enti e partecipate, Lega: no al cumulo degli emolumenti, rivedere norma regionale

Progetto di legge targato Lega, primo firmatario Pelloni: “Va escluso che uno stesso soggetto, pur ricoprendo cariche diverse in diversi enti, possa cumulare gli emolumenti”

“Rivedere la normativa regionale, escludere la cumulabilità degli emolumenti”. A chiedere di prevedere questo tipo di vincolo per chi ricopre più incarichi tra aziende partecipate ed enti (comprese le società in house) collegati alla Regione Emilia-Romagna è la Lega, che ha presentato un progetto di legge all’Assemblea legislativa (primo firmatario Simone Pelloni). La proposta di legge è sottoscritta anche da Stefano Bargi, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli, Michele Facci, Matteo Montevecchi, Emiliano Occhi, Matteo Rancan, Daniele Marchetti, Valentina Stragliati, Maura Catellani, Gabriele Delmonte, Fabio Bergamini e Fabio Rainieri. I consiglieri, nella relazione introduttiva, rilevano che la Corte dei conti ha stabilito come “la necessità di limitare i costi della rappresentanza politica per assicurarne la compatibilità con gli equilibri di bilancio porti a escludere la cumulabilità degli emolumenti”. Quindi, rimarcano i leghisti, “va escluso che uno stesso soggetto, pur ricoprendo cariche diverse in diversi enti, possa cumulare gli emolumenti”. La normativa regionale, del 1994, sulla materia, proseguono, “non affronta però in maniera esauriente la questione”. Attualmente, si legge sempre nella relazione, “fra le ‘controllate’ della Regione Emilia-Romagna sono censiti 40 enti vigilati e 21 società partecipate”.

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