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Sanità. Lega: cala spesa farmaceutica causa Covid, rischi per i cittadini?

L’interrogazione di Marchetti, Stragliati, Pelloni e Bergamini chiede alla Regione quali siano le conseguente soprattutto sui malati cronici: “Cittadini impauriti assumono meno farmaci”

Il calo della spesa farmaceutica a seguito dell’emergenza Covid al centro di un’interrogazione di Daniele Marchetti, Valentina Stragliati, Simone PelloniFabio Bergamini (Lega), che chiedono se sia ipotizzabile un aggravarsi di alcuni casi per la mancanza di somministrazione di farmaci da parte dei medici ai propri pazienti. Il periodo di isolamento dei cittadini causato dalla pandemia da Covid ha portato gli ambulatori medici ad avere ingressi contingentati, i medici di famiglia ad avere difficile reperibilità e al diffondersi della paura del contagio”, spiegano i consiglieri del Carroccio. “Questa serie di eventi, insieme ad altri, hanno portato a una reale e verificabile fortissima riduzione della spesa farmaceutica regionale”. Per questo i consiglieri della Lega chiedono alla Giunta se sia confermato il calo della spesa farmaceutica nei mesi di marzo, aprile e maggio e a quanto ammonti, in percentuale, il calo della spesa per provincia. “Come si intende prevenire il peggioramento dello stato di salute dei cittadini che, per vari motivi, non hanno seguito terapie farmaceutiche adeguate? I cittadini, impauriti, sembrano non assumere più farmaci, o meglio, ne assumono in quantità molto limitate in confronto al recente passato ed è ipotizzabile che la mancanza del contatto con il medico possa avere influito negativamente nel seguire in modo rigoroso le terapie”. “

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