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Coronavirus. Colla in commissione: la Fase 2 è iniziata bene. Divergenze tra maggioranza e minoranze

Bocciatura del centrodestra: servono risorse a fondo perduto. La maggioranza: “grazie a Bonaccini molte attività hanno riaperto prima del calendario nazionale”

La Fase 2 è iniziata bene: ieri sono rientrate al lavoro circa 300 mila persone e questo è frutto del nostro lavoro, dei tavoli territoriali sul lavoro e dei protocolli di sicurezza che abbiamo realizzato. Se la curva delle guarigioni proseguirà, ragioneremo sulla riapertura di altre attività produttive, a partire da parrucchieri ed estetisti, e faremo le dovute valutazioni sul sistema terziario”. Così Vincenzo Colla, assessore regionale alle Attività Produttive e al Lavoro,  nel corso dell’audizione durante la seduta congiunta delle commissioni Politiche per la salute e politiche sociali e Politiche economiche presiedute rispettivamente da Ottavia Soncini e Manuela Rontini. L’assessore non ha però convinto le opposizioni, che chiedono più certezze e lo stanziamento straordinario a fondo perduto di risorse per le attività economiche, soprattutto quelle medio-piccole. Alle critiche hanno replicato puntualmente i rappresentanti della maggioranza, ricordando il grande lavoro della Giunta Bonaccini per aperture in sicurezza delle attività economiche anche in date anticipate rispetto al calendario nazionale. “Al tavolo provinciale di Bologna non sono stati coinvolti i consiglieri regionali, contrariamente a quanto avvenuto in altre province”, spiega Daniele Marchetti (Lega), mentre Valentina Castaldini (Fi) insiste sulla necessità di regole chiare e risorse a fondo perduto, in particolare per le attività medio-piccole. Richieste ribadite anche dai leghisti Michele Facci (“Siano previsti stanziamenti regionali”), Simone Pelloni, Valentina Stragliati (“Serviranno controlli su parrucchieri e centri estetici gestiti da cinesi e sostegno agli ambulanti storici”) e Massimiliano Pompingoli (“Servono certezze: non potete ripeterci sempre le stesse cose, avete delle idee o aspettate suggerimenti da parte del governo?”). Netta la bocciatura da parte di Fratelli d’Italia: “Il Governo ha sbagliato a decidere chi può aprire e chi no: meglio stabilire dei protocolli di sicurezza e fare aprire chi li rispetta indipendentemente dal tipo di prodotto venduto; la Regione può e deve riparare a questo problema”, taglia corto Michele Barcaiuolo. “Massima attenzione a bar e ristoranti e a tutto il sistema turistico”, fa eco Marco Lisei. “Anche una settimana di chiusura in più può condannare un’azienda alla chiusura: servono certezze”, spiega Marco Mastacchi (Lista Borgonzoni). Al fuoco di fila del centrodestra replica Manuela Rontini (Pd). “Evitiamo di avere la memoria corta: se in questa regione già il 27 aprile ci sono state attività economiche che hanno potuto aprire in anticipo rispetto ai calendari nazionali è grazie al lavoro del Presidente Bonaccini e dell’assessore Colla”, spiega la dem, che invita a tenere alta l’attenzione sul tema della legalità per evitare il “lavoro sommerso” e situazioni di pericolosità sanitaria. Andrea Costa (Pd) chiede risposte chiare per il commercio, auspicando che parrucchieri ed estetisti possano aprire già il 18 maggio prossimo, e invita ad affrontare il tema degli affitti e a rivedere alcune leggi regionali al fine di liberare risorse per il commercio. Netta la posizione di Igor Taruffi (Emilia Romagna Coraggiosa): “L’epidemia non è finita, per questo si è proceduto e si deve procedere per gradi e la nostra priorità è la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini: in poche settimane- incalza- il governo ha stanziato ingenti risorse, cosa mai avvenuta nella storia della Repubblica”. Invito alla cautela anche da parte di Francesca Maletti (Pd) per la quale per decidere nuove aperture bisogna guardare bene i numeri dei nuovi contagi e serve un coordinamento nazionale. “Servono regole chiare, in primo luogo su quando e come indossare le mascherine”, sottolinea Giuseppe Paruolo (Pd). Attenzione alle curve epidemiologiche e necessità di regole chiare sono le richieste di Luca Sabattini (Pd), mentre Katia Tarasconi (Pd) sottolinea la necessità di aiutare il piccolo commercio ad adeguarsi alle nuove disposizioni in materia  di salute e di sicurezza sul lavoro. Sempre dalle fila della maggioranza, chiara la posizione di Silvia Zamboni (Europa verde): “Capiamo i problemi economici, che vanno affrontati, ma viene prima la salute, pertanto le aperture debbono essere a scaglioni e occorre rivolgere attenzione ai dispositivi di protezione individuali”. Da parte sua Giulia Pigoni (lista Bonaccini) ringrazia il presidente della Regione per il lavoro fatto e invoca “regole chiare e responsabilità di tutti: ora la politica deve tornare a essere protagonista e dettare tempi certi e rapidi”. (Luca Molinari)  “

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