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Sanità. Lega. “Fare chiarezza su tutti gli aspetti della campagna vaccinale antinfluenzale”

Cinque consiglieri della Lega rivolgono un’articolata interrogazione alla Giunta regionale per fare chiarezza su ogni singolo aspetto della campagna vaccinale antinfluenzale

Michele Facci (Lega,primo firmatario) insieme ai colleghi Maura Catellani, Valentina Stragliati, Daniele Marchetti e Simone Pelloni indirizzano un’articolata e puntuale interrogazione alla Giunta regionale chiedendo specifiche informazioni su ogni passaggio della campagna per il vaccino antinfluenzale attualmente in atto. I consiglieri leghisti partono nella loro ricostruzione dal comunicato ufficiale del 21 settembre scorso con cui la Regione annunciava l’avvio della campagna per la vaccinazione antinfluenzale a partire dal 12 ottobre, sottolineando come la partenza anticipata fosse stata decisa anche per semplificare diagnosi e gestione dei casi sospetti di Covid”. Con una precedente circolare, informano i leghisti, la Regione aveva già specificato le categorie aventi diritto all’offerta gratuita del vaccino, prevedendo una ridistribuzione delle eventuali eccedenze “qualora si fosse verificata a livello locale una scarsità nel corso della campagna”. Nel medesimo documento, continuano i cinque consiglieri, veniva poi stabilito che i vaccini per i soggetti non rientranti nella distribuzione gratuita avrebbero potuto “essere somministrati solo a condizione che fosse prioritariamente garantita la vaccinazione delle categorie a elevato rischio, a fronte di un pagamento, per una prestazione non inserita nei livelli essenziali di assistenza, di 22 euro”. Facci e i suoi colleghi, continuano nella loro esposizione ricordando poi come le modalità per la somministrazione del vaccino a pagamento sono state ulteriormente disciplinate con una delibera di Giunta del 26 ottobre che quantificava in 36mila dosi per tutta la regione i flaconi destinati alla parte rimanente della cittadinanza a un prezzo inferiore a quanto inizialmente stabilito. Stanti poi le recenti dichiarazioni dell’assessore alla Salute Donini che stima in 600mila le persone già immunizzate in questa prima fase di campagna vaccinale e di come siano già nella disponibilità della Regione un quantitativo di 1 milione e 200mila dosi, Facci e colleghi, denunciano “numerosi casi di persone aventi diritto alla somministrazione gratuita del vaccino che non ne hanno in realtà potuto usufruire, in quanto i vaccini non sono risultati più disponibili, come testimoniano i continui annullamenti delle prenotazioni già fissate, da parte dei medici di base, a causa della mancanza delle dosi”. A fronte della situazione registrata, i leghisti pongono un articolato apparato di domande: in primo luogo i 5 consiglieri desiderano sapere “per quali motivi, a mese di novembre inoltrato, il vaccino antinfluenzale per le categorie a rischio non sia ancora disponibile presso le strutture mediche di riferimento, come invece ampiamente promesso e garantito dalla Regione, e quali siano le iniziative che l’amministrazione regionale intenda adottare in merito, e con quali tempistiche, anche per garantire la priorità nella somministrazione ai soggetti che ne hanno diritto gratuitamente, a causa delle loro particolari condizioni soggettive”. Altre specifiche domande riguardano poi l’esplicitazione delle case farmaceutiche che devono fornire il vaccino con il dettaglio dei tempi di consegna, l’esatto numero di dosi richieste dal servizio sanitario regionale, il loro costo finale e le penali a cui sono sottoposti i soggetti fornitori che non hanno consegnato il vaccino nei tempi previsti. Oltre a questi aspetti, i leghisti vogliono conoscere il dettaglio delle persone vaccinate e la relativa percentuale rispetto al numero di quelle a rischio. Venendo poi al capitolo della somministrazione a pagamento, Facci e i suoi colleghi chiedono se la somministrazione a pagamento avverrà solo al termine della campagna gratuita e “se non si ritenga che il numero di sole 36mila dosi per tutta la regione del vaccino a pagamento sia del tutto insufficiente rispetto alla prevedibile domanda da parte degli interessati, e quali azioni intenda adottare per rispondere adeguatamente alla conseguente maggior richiesta”. (Luca Boccaletti)  “

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