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Regione. Via libera in commissione Bilancio a collaborazione con Shandong (Cina) ed Egitto

Votate all’unanimità l’intesa con la Cina per commercio e innovazione tecnologica e l’accordo con l’Egitto in tema di formazione tecnico-professionale. Maggioranza: “Portare l’attenzione sulla vicenda Zaki”; le opposizioni: “Bene le sinergie, ma monitorare i risultati”

Via libera in commissione all’intesa di collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e la Provincia cinese dello Shandong in materia di commercio, ricerca e turismo e all’accordo con l’Egitto per la condivisione di politiche formative ed educative. La ratifica dei due documenti di cooperazione internazionale è stata votata all’unanimità dalle forze politiche presenti alla Commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli. L’Intesa con lo Shandong. La collaborazione tra l’Emilia-Romagna e la regione della Repubblica popolare cinese si intensificherà nei settori dello sviluppo economico e del commercio, con particolare attenzione all’export, alle manifestazione fieristiche e agli investimenti. Sono previste collaborazioni con le università e i centri di ricerca, soprattutto in materia di innovazione industriale e tecnologica, e nel campo della cultura, dell’arte e del turismo. Il percorso che ha portato all’Intesa è cominciato nel 2012, quando un gruppo industriale cinese ha acquistato il gruppo forlivese Ferretti. Dopo uno scambio di visite istituzionali nel 2018, sono partiti i negoziati per formalizzare il rapporto di collaborazione, concretizzatosi nel corso di questi mesi in un primo risultato: la donazione di migliaia di mascherine e tute protettive da parte dello Shandong per fronteggiare l’emergenza coronavirus. L’Intesa ha trovato il sostegno di tutte le forze politiche. Massimo Iotti (Pd) si è detto soddisfatto dei rapporti stretti con una delle regioni più importanti della Cina” e contento della “solidarietà dimostrata in un momento di emergenza e del sostegno annunciato anche per il futuro”. Favorevole anche la Lega con Stefano Bargi: “La direzione è giusta, ma serviranno momenti di confronto per valutare i risultati raggiunti”. Un’osservazione condivisa anche da Marco Mastacchi (lista Borgonzoni) e Giancarlo Tagliaferri (Fdi): “Utile un monitoraggio costante- ha commentato quest’ultimo- addirittura semestrale”. L’Accordo con l’Egitto. La collaborazione con il Fondo per lo Sviluppo dell’Educazione della Repubblica Araba d’Egitto, affiliato al Consiglio dei Ministri Egiziano, riguarda, invece, lo sviluppo di politiche educative e formative in ambito tecnico. Le relazioni tra Emilia-Romagna ed Egitto hanno già portato alla realizzazione del progetto Itec (Integrated technical education cluster) che ha permesso a circa 300 studenti di conseguire una qualifica professionale, riconosciuta in entrambi i paesi, come operatori di impianti elettrici fotovoltaici, meccanici o industriali. L’Accordo è stato votato all’unanimità, ma la maggioranza ha voluto riportare l’attenzione sulla vicenda di Patrick Zaki. “La situazione in cui si trova lo studente dell’università di Bologna, incarcerato dal febbraio per le sue idee e le sue battaglie per i diritti umani, è intollerabile- ha sottolineato Igor Taruffi (ER Coraggiosa)– ed è importante che la Regione faccia sentire la propria voce in tutte le sedi utili”. Sulla stessa linea anche Silvia Zamboni (Europa verde), che ha sollecitato la Regione a far valere “il suo diritto e dovere di chiedere chiarezza e verità per Zaki e Regeni”, e il Partito democratico con Palma Costi e Antonio Mumolo. “Dobbiamo portare la questione Zaki in ogni occasione in cui si parla di rapporti tra Emilia-Romagna e Stato egiziano- ha rimarcato Mumolo- senza allentare in alcuno modo la pressione”. “

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