Emettere contributi una tantum e a fondo perduto, analogamente a quanto avviene in altre realtà territoriali, per tassisti e per i lavoratori del noleggio con conducente”. Lo chiedono Michele Barcaiuolo, Marco Lisei e Giancarlo Tagliaferri con un’interrogazione in cui analizzano la situazione di tassisti e conducenti di veicoli a noleggio generata dal coronavirus. “In Emilia-Romagna il settore del trasporto pubblico non di linea – scrivono i tre consiglieri di Fratelli d’Italia – occupa circa 3.000 persone, tra titolari di licenze taxi e autorizzazioni di noleggio con conducente (Ncc), più circa 700 addetti (tra sostituti e collaboratori), e almeno 200 dipendenti di cooperative e consorzi. La categoria dei tassisti e del noleggio con conducente opera in maniera significativa nella filiera del turismo, ma non beneficia degli interventi riconosciuti a questo settore. Versano in una profonda crisi poiché da oltre quattro mesi si trovano a operare in condizioni di evidente rimessa economica a causa della flessione della domanda di trasporto, arrivata a toccare il 90 per cento nei mesi di marzo e aprile. Una crisi che è perdurata anche nei mesi di maggio, giugno e luglio, seppur mostrando segni di una lenta ripresa, mentre gli scenari per il prossimo futuro disegnano situazioni molto distanti da un ritorno alla normalità, che non potrà avvenire prima di un anno”. I tre esponenti di destra ricordano che “la Regione, pur avendo iniziato un dialogo con le principali associazioni di categoria, non ha ancora reso note come e quali siano le risorse realmente a disposizione per un settore che è integrativo al trasporto di linea”. E aggiungono: “Il governo ha stanziato 35 milioni di euro per il bonus taxi destinato a persone disabili, anziani, privati con un certo Isee e residenti nei capoluoghi delle città metropolitane e nei capoluoghi di provincia. Mentre alcune Regioni hanno previsto, per tassisti e titolari di licenze di taxi o di autorizzazioni per l’esercizio del servizio di Ncc, un contributo regionale una tantum e a fondo perduto”. Per questo, oltre a contributi una tantum a fondo perduto, Barcaiuolo e colleghi domandano “se e quali incentivi la Regione abbia valutato di adottare per far fronte alle necessità di un settore profondamente colpito dalla crisi” e “se intenda sollecitare il governo nazionale affinché i parametri per la ricezione del bonus taxi vengano estesi a tutte le città e affinché vengano valutati benefici per le aziende quali la detassazione dei servizi di mobilità dei dipendenti”. “
2 Settembre 2020
Trasporti. Fratelli d’Italia: contributi una tantum e a fondo perduto per tassisti e per lavoratori del noleggio con conducente
Interrogazione dei consiglieri di destra che inquadra la situazione del settore “caduto in una profonda crisi”
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2 Settembre 2020


