COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

COMMERCIO. INSEDIAMENTI DI MEDIA SUPERFICIE DI VENDITA, SI CAMBIA: SPAZI DI PERTINENZA FINO A 2,5 ETTARI. VIA LIBERA DA ASSEMBLEA ER

Approvata la delibera che modifica il precedente provvedimento del 1999. Interessati parcheggi, area scarico/carico e verde. Lo strumento autorizzativo resta il Ptcp. Bocciato ordine del giorno M5s: “Minor consumo di suolo” – “Ma la superficie delle aree commerciali resta la stessa”

Cambiamenti in vista per gli insediamenti commerciali. Gli spazi di pertinenza (parcheggi, area scarico/carico merci, verde) delle strutture con superfici di vendita massima di 5mila metri quadri, passano da 1,5 a 2,5 ettari, mentre lo strumento autorizzativo resta il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) o una apposita variante allo stesso.

È quanto prevede la modifica approvata nella seduta di ieri dall’Assemblea legislativa regionale (favorevole Pd, astenuti Ln, Sel, Fi, Fdi-An; contrario M5s) ai Criteri di pianificazione territoriale e urbanistica riferiti alle attività commerciali in sede fissa (delibera consiliare n. 1253 del 1999 “in applicazione dell’art. 4 della L.R. n. 14 del 1999 ai fini della semplificazione dei procedimenti di autorizzazione delle medie strutture di vendita”).

Per Mirko Bagnari (Pd) il provvedimento, “che adegua la disciplina alla normativa europea e nazionale nel frattempo approvata in tema di liberalizzazione”, è “il frutto di una capacità di confronto messa in campo con le forze economiche e con gli enti locali e rappresenta un forte segnale di semplificazione che cerca di favorire gli investimenti sui territori”.

Secondo Gabriele Delmonte (Ln) la delibera “è strettamente tecnica e nei dati di fatto cambia poco”.

Igor Taruffi (Sel) ha espresso perplessità: a suo avviso, “con le modifiche introdotte potrebbero prevalere interessi dei Comuni più grandi, quando sarebbe necessario un maggiore coordinamento sulla pianificazione urbanistica e sul consumo di suolo. Il rischio- ha sottolineato auspicando un ragionamento complessivo sulla revisione della legge 20- è che si producano frazionamenti, mentre la pianificazione urbanistica necessita di attenzione a 360 gradi”.

Contraria Raffaella Sensoli (M5s), per la quale il provvedimento potrebbe essere sintetizzato con lo slogan “più parcheggi per qualcuno meno suolo per tutti”, in quanto “si andrebbe a favorire l’accoglienza dei centri commerciali mentre non si pensa a sostenere i Comuni per costruire parcheggi nei centri storici o nei cosiddetti centri commerciali naturali”. In proposito, Sensoli ha presentato un ordine del giorno a sua firma nel quale si chiede di favorire la realizzazione di parcheggi in prossimità dei centri storici e di promuovere, nei casi di procedure previste dalla delibera, soluzioni che vincolino alla realizzazione di parcheggi con il minor consumo di suolo e favoriscano la realizzazione di aree verdi. L’atto di indirizzo è stato in seguito respinto dall’Assemblea (sì di M5s e Sel; contrari Pd; astenuti Ln, Fi, Fdi-An).

Per Tommaso Foti (Fdi-An) “non si deve confondere il problema urbanistico con quello commerciale. Non mi pare- ha detto- che ci sia una rivoluzione, avremmo preferito esaminare una riforma quadro del commercio ma in ogni caso la delibera applica norme nazionali ed europee dalle quali non si può prescindere”.

A sua volta, Luciana Serri (Pd) ha ricordato che “il provvedimento incide solo sulle aree di pertinenza come i parcheggi e le zone verdi conferendo quindi la possibilità di qualificare maggiormente le aree interessate. Il tema dell’uso del territorio rispetto al provvedimento in questione non ha senso- ha affermato- va ricordato che la superficie delle aree commerciali rimane la stessa”.

In conclusione del dibattito generale, Andrea Corsini, assessore al Commercio, ha ricordato che la delibera “non porta nessuna deroga perché il Ptcp rimane lo strumento di programmazione fondamentale, mentre le modifiche introdotte consentono di rendere possibili interventi che in questi anni non si sono realizzati e di semplificare provvedimenti di carattere amministrativo”.

(is)

 

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