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In commissione Politiche economiche prima relazione su attività pescaturismo e ittiturismo

Liverani (Lega): “Sono passati già 6 anni dall’approvazione della legge regionale e solo oggi ci troviamo a fare una prima valutazione sull’argomento”; Fabbri (Pd):”Norma innovativa, queste attività richiedono processi culturali molto lunghi”

Presentata in commissione Politiche economiche, presieduta da Manuela Rontini, la relazione valutativa sulla legge regionale che disciplina le attività di pescaturismo, ittiturismo e acquiturismo. Per quanto riguarda l’attività di pescaturismo si contano diciannove imbarcazioni, di cui dieci nel compartimento di Ravenna e nove nel compartimento di Rimini”, ha spiegato il tecnico della Giunta. Più timidezza nel settore dell’ittiturismo visto che è stata presentata un’unica proposta da un’impresa ittica di Ravenna, mentre si è sottolineato “un interesse notevole per le attività di acquiturismo, anche se l’unica attività fino ad ora autorizzata si trova in provincia di Ferrara”. Invece, per la commercializzazione diretta del pescato e di accompagnamento dei turisti sulle imbarcazioni sono stati registrati forti segnali di sviluppo anche se “il settore sconta la mancata adozione dell’elenco identificativo delle suddette attività”. Nei prossimi mesi – ha aggiunto infine il tecnico in commissione – saranno pubblicati specifici bandi del Feamp (Fondo europeo per le attività marittime e la pesca) per sostenere una maggior diffusione di queste attività. “Sono passati già 6 anni dall’approvazione della legge regionale e solo oggi ci troviamo a fare una prima valutazione sull’argomento. Un ritardo che – secondo Andrea Liverani (Lega) – non è giustificato”. Il leghista ha sottolineato che “il rapporto si rivela deludente visto che lo scopo principale della legge doveva essere quello di sviluppare attività per i pescatori e operatori del settore ma i dati sulle valutazioni non sono chiari”. Altre criticità rilevate dal consigliere, il fatto che “la legge non preveda finanziamenti diretti”, e soprattutto il fatto che “le regole non siano chiare visto che gli imprenditori preferiscono aprire agriturismi piuttosto che pescaturismi”. “Si tratta di un tema nuovo al quale ci siamo avvicinati solo qualche anno fa”, ha spiegato Marco Fabbri (Partito democratico). “Questa norma che io reputo innovativa ha margini di miglioramento, però bisogna ricordare che queste attività richiedono processi culturali molto lunghi. Ad esempio la coltivazione della vongola è ‘un’invenzione’ tutto sommato recente. Questa integrazione tra pesca e turismo non è semplice ma io credo che sia una rivoluzione culturale che presto avverrà”. “

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