Assemblea

Lettera Garante su uso mascherine per i minori. “In Emilia-Romagna abbiamo attivato un percorso d’ascolto”

Clede Maria Garavini risponde alle numerose segnalazioni dei genitori sui possibili danni derivanti dall’uso della mascherina

Le limitazioni dovute alla pandemia, senza adeguate misure di sostegno, rischiano di diventare acceleratori di malessere e diseguaglianze. Lo ha affermato la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Clede Maria Garavini, in una lettera aperta ai genitori dei bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie dell’Emilia-Romagna dopo le numerose segnalazioni ricevute sui possibili “danni e pregiudizi” che potrebbero derivare dall’indossare per tante ore la mascherina. I genitori chiedono se l’uso possa incidere in qualche modo sulla salute fisica, psichica o sulle relazioni dei loro figli. Non ci sarebbero ancora dati scientifici che dimostrino effetti dannosi. Nella lettera la Garante spiega di aver sollecitato l’intervento dei Governi nazionale e locali e dell’Autorità Garante Nazionale e richiesto un parere alla Società italiana di Pediatria dell’Emilia-Romagna. “Allo stato attuale le uniche armi a nostra disposizione efficaci nella prevenzione della diffusione del contagio sono proprio le mascherine ed il distanziamento non solo tra bambini ma anche tra anziani e adulti” è stata la risposta dei pediatri. Nessun dato scientifico – assicurano – dimostrerebbe un effetto dannoso a livello psicologico, al contrario del periodo di lockdown della scorsa primavera. La Garante si unisce però alla richiesta delle altre autorità di garanzia regionali di maggiore “attenzione, impegno e risorse” e di un Piano straordinario per l’infanzia e l’adolescenza. I Garanti chiedono anche “evidenze scientifiche per misurare l’impatto della pandemia sui bambini e le loro famiglie” perché “le limitazioni derivate dalla situazione emergenziale, se non calmierate, rischiano di diventare acceleratori non solo di malessere e disagio psichico, ma anche di disuguaglianze sociali, famigliari, individuali e territoriali”. Anche per questo, “in Emilia-Romagna è attivo dal 2019 – precisa Garavini nella lettera – un percorso d’ascolto, tuttora in atto, con un focus particolare sulle emozioni che stanno vivendo i bambini e ragazzi in questo periodo di emergenza sanitaria, non solo a scuola ma anche in altri contesti, come ad esempio nei consigli comunali dei ragazzi”. Da qui l’impegno della Garante a “tenere monitorata la situazione e ad intervenire nuovamente davanti a nuove analisi e valutazioni scientifiche”.

 

Assemblea