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Giovani. Ok da commissione Cultura a programma interventi da 600mila euro

Opposizioni critiche per il richiamo, fra gli obiettivi, al tema dell’identità di genere. Maggioranza plaude all’inserimento fra gli obiettivi prioritari del tema dello Sviluppo sostenibile

Via libera dalla commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità al programma di interventi a favore dei giovani promossi dal terzo settore e da soggetti privati senza scopi di lucro, per i quali la Regione prevede uno stanziamento di 600mila euro. La Commissione ha approvato gli obiettivi generali e i criteri di spesa. Fra gli obiettivi, i più significativi riguardano: a) il rafforzamento delle politiche regionali a favore dei preadolescenti e degli adolescenti nei settori di intervento socio-educativo, della cittadinanza attiva, della cultura inclusiva nei confronti delle diversità nonché a tutela dell’identità di genere e a superamento degli stereotipi discriminatori; b) la promozione di progetti di sviluppo digitale sociale; c) contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo sostenibile cercando di sensibilizzare e coinvolgere gli adolescenti in modalità innovative. E ancora: sostenere le attività di carattere educativo, sociale e di sostegno a favore di preadolescenti e adolescenti con difficoltà di socializzazione o rischio di dispersione scolastica o in situazioni di abbandono scolastico, ritiro sociale, povertà, emarginazione, anche con attenzione alle situazioni che favoriscono un maggiore svantaggio sociale; promuovere l’offerta di opportunità educative, per il tempo libero e le diverse forme di aggregazione per i preadolescenti e gli adolescenti, (anche oratoriali e/o scoutistiche); promuovere il coinvolgimento diretto dei ragazzi anche attraverso l’educazione tra pari in modo da valorizzare il loro protagonismo, sviluppare le loro risorse e le loro capacità di aiutarsi tra coetanei per individuare soluzioni ai propri bisogni; promuovere un uso consapevole delle nuove tecnologie e prevenire e contrastare il bullismo, il cyberbullismo e la violenza tra pari; sostenere le competenze educative degli adulti di riferimento genitori, insegnanti, educatori, allenatori. Il dibattito Lega e Fratelli d’Italia hanno criticato il richiamo, fra gli obiettivi del programma, a interventi educativi al rispetto della parità di genere, evocando una scelta ideologica nella direzione dell’adesione e del sostegno alla teoria del genere” che le due forze politiche avversano in modo radicale. Fdi, inoltre, ha invitato la Regione a tenere in maggiore considerazione il problema della mancanza di spazi per l’aggregazione giovanile e il problema, in preoccupante aggravamento, dell’aumento delle tossicodipendenze. I due gruppi hanno espresso voto di astensione. Sulla stessa linea, sostanzialmente per le stesse ragioni, anche Rete Civica e Forza Italia. ER Coraggiosa ha espresso apprezzamento per il richiamo, fra gli obiettivi, al tema dello Sviluppo sostenibile, in quanto si tratta di un tema oggi particolarmente caro alle giovani generazioni. Riguardo al tema dell’identità di genere, il gruppo ricorda come il valore del rispetto della diversità sia una delle priorità educative che la Regione intende sostenere e promuovere. Partito democratico e Lista Bonaccini, nel sottolineare come gli obiettivi e i criteri contenuti nel programma siano in sostanziale continuità con le politiche adottate dall’amministrazione regionale negli anni scorsi, hanno espresso piena adesione all’impostazione del documento. Europa Verde ha manifestato apprezzamento per la scelta di inserire il tema della Sviluppo sostenibile fra gli interventi da sostenere, al pari della lotta alla dispersione scolastica e al contrasto al disagio sociale. Riguardo alle tossicodipendenze, ha preso posizione nella direzione di sollecitare la Regione a rafforzare l’azione di contrasto e prevenzione. Infine, in merito al tema dell’educazione all’identità di genere, ha sottolineato come non si tratti affatto dell’imposizione di un modello, come paventato dalle opposizioni. Riguardo al tema dell’educazione al rispetto dell’identità di genere, un tecnico della Regione ha evidenziato che il fatto che sia richiamato fra gli obiettivi del programma non configura l’erogazione di contributi specifici. “

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