Il rifacimento delle camere ardenti dell’ospedale di Modena costerà 550mila euro all’Asl; i lavori nella struttura provvisoria sono iniziati a febbraio e dureranno sei mesi. L’azienda che ha l’appalto fornirà un prefabbricato i cui lavori sono stati ultimati a dicembre. Inoltre, il pagamento avverrà soltanto a lavori ultimati e non è previsto alcun noleggio di strutture private. I lavori iniziati a febbraio prevedono la sistemazione dell’accesso e l’area verde, il rifacimento delle aree al pubblico e di attesa per la visita alle salme, l’impianto di aria condizionata.
L’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, ha risposto così – in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini – all’interrogazione del consigliere Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia) che chiedeva spiegazioni sulla camera ardente a Carpi.
Il consigliere voleva sapere dall’esecutivo regionale quando sarebbero iniziati i lavori e chiedeva di fornire informazioni circa i costi già sostenuti dall’azienda sanitaria modenese per il noleggio della struttura provvisoria. Inoltre, la domanda sulla causa dei ritardi e se siano stati previsti ulteriori esborsi. Infine, la richiesta se sia previsto un affidamento a privati della struttura temporanea (che ha un costo di 38mila euro). La direzione dell’Asl, ha continuato Barcaiuolo, aveva detto che la camera ardente temporanea sarebbe dovuta essere operativa dal 2020.
Barcaiuolo si è detto insoddisfatto della risposta, perché non è stato chiarito chi dovrà pagare la struttura provvisoria né i ritardi. L’augurio, ha concluso, è che le date indicate vengano rispettate.
(Gianfranco Salvatori)