Modificare l’accordo con le farmacie per vincolarle a utilizzare test più sensibili rispetto a quelli inizialmente previsti.
L’interrogazione, discussa in commissione Politiche per la salute e politiche sociali (presieduta da Ottavia Soncini), è stata presentata dalla consigliera Valentina Castaldini (Forza Italia).
Il ministero della Salute, ha spiegato la consigliera, “aveva raccomandato, con un circolare di gennaio, di cambiare i test (si stabiliva una sensibilità superiore all’80 per cento)”. Castaldini ha poi chiesto, ancora una volta, “il coinvolgimento, nell’effettuazione di questi test, delle scuole”.
L’assessore Raffaele Donini ha spiegato che è già sul tavolo un nuovo accordo con le farmacie, che prevede l’approvvigionamento di test a marchio CE. Ha poi riferito che, attraverso questi test nelle farmacie, in soli tre mesi (da dicembre 2020 a marzo 2021) sono stati eseguiti più di 500mila tamponi rapidi, e trovati 16mila positivi asintomatici”. Ha poi informato che presto ci sarà il coinvolgimento delle farmacie anche nelle vaccinazioni.
(Cristian Casali)