Tre domande: se la Regione abbia mai ricevuto offerte di vaccini dall’estero; se la Giunta abbia mai contattato mediatori per valutare l’acquisto e chi tra l’assessore Raffaele Donini e il presidente Stefano Bonaccini abbia mentito. A porle, in un’interrogazione, è stato il consigliere Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia) che ha avuto la risposto in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini. A rispondergli è stato l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.
“E’ una tempesta in una tazzina da caffè- ha esordito Donini- perché al presidente Bonaccini non sono mai state nemmeno sottoposte queste questioni in quanto non erano state valutate di alcun interesse, dato che non c’era nulla. In quel periodo, le Regioni subivano decurtazioni di vaccini. Ad esempio, il Veneto si disse disponibile ad acquistare vaccini all’estero. Io e Bonaccini non abbiamo detto nulla di diverso: se dovesse servire la rete di relazioni che sul mercato tradizionale hanno alcune regioni, e il governo dovesse ritenerle utili, siamo disponibili a un tavolo con l’esecutivo nazionale per vedere se esistono potenzialità. Il governo disse che non era possibile e la storia finì lì. La Regione chiese a Mondial Parma – un importatore, non un mediatore – se fosse possibile una valutazione in ambito internazionale, ma il governo disse no. Quindi non ci fu nulla che potesse essere portato all’attenzione di Bonaccini”.
L’assessore ha spiegato anche le dichiarazioni alla trasmissione “Porta a porta”: “Fummo contattati da una persona che ci lasciò dei documenti che io diedi, in originale, al giornalista di Porta a porta. Si trattava di un mediatore di una società legata a una società di Novigrad che proponeva AstraZeneca in quantità. Non abbiamo considerato questa ipotesi e non è stato fatto nulla. Nessuna contraddizione tra me e il presidente”. Barcaiuolo aveva detto che Donini, a Porta a porta, era pronto a valutare un acquisto all’estero, ma Bonaccini alla stampa aveva negato qualsiasi contatto.
Barcaiuolo ha replicato che “significa che Bonaccini non si informa di ciò che lei ha sostenuto a Porta a porta. Non c’è stata comunicazione tra lei e la presidenza. In quel periodo, ci sono stati alcuni contatti di persone verso le Regioni e questo avrebbe dovuto coinvolgere anche lei che avrebbe dovuto almeno informare Bonaccini”.
(Gianfranco Salvatori)