Ambiente e territorio

Ambiente Ferrara. Fabbri-Zappaterra (Pd): “Riqualificare l’oasi di Porto Trava a Portomaggiore”

Il consiglieri dem chiedono la tutela ambientale per l’area umida posta nella pianura orientale estense

Marco Fabbri (Pd)

Una forte sollecitazione affinché la Regione sostenga l’oasi di Porto Trava attraverso la progettazione e realizzazione di interventi di riqualificazione ambientale e paesaggistica.

A chiederlo sono i consiglieri dem Marco Fabbri (primo firmatario) e Marcella Zappaterra in una interrogazione trattata nell’odierna sessione di lavori della commissione Territorio, ambiente e mobilità presieduta dalla vicepresidente Nadia Rossi.

I due consiglieri ferraresi invitano quindi l’esecutivo regionale a concordare con il Comune di Portomaggiore, sul cui territorio sorge l’oasi, per definire interventi e progettualità con l’obiettivo di accedere ai vari ambiti di finanziamento per il periodo 2021-2027.

Fabbri e Zappaterra, nel ricordare come “sia di interesse della Regione Emilia-Romagna, nella sua qualità di proprietario dell’area ‘oasi di Porto-Trava’ ed ente gestore della Zona di protezione speciale (Zps), valorizzare il proprio patrimonio, specie quello con forte vocazione ambientale. Ciò in relazione anche ai piani straordinari di investimenti stimolati dall’Unione Europea, come il Next Generation EU, un’opportunità per rilanciare il famoso Green New Deal”.

L’assessora alla montagna, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità Barbara Lori ha chiarito che al “momento non vi sono risorse economiche -comunitarie, nazionali o regionali – per le zone di protezione speciale, anche se l’attenzione per tali aree rimane alta come testimoniato nel periodo 2014-2020 dall’accesso ai fondi PSR, anche se limitatamente agli aspetti legati alle attività agricole”. L’Assessora ha comunque assicurato che nella prossima programmazione europea si monitorerà attentamente la situazione per capire se potranno essere destinati fondi specifici al miglioramento ambientale.

Fabbri, al termine della discussione, si è dichiarato soddisfatto per il livello di attenzione generato “su un’area di grande pregio che solo per pochi chilometri non rientra nel Parco del Delta del Po e che neppure può essere dichiarata area interna”. “Sono fiducioso sull’immediato futuro”, ha concluso.

(Luca Boccaletti)

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