Nel Patto per il lavoro e per il clima si prosegua il confronto anche con le associazioni ambientaliste che non lo hanno sottoscritto e si coinvolga anche la “Rete emergenza climatica e ambientale” negli incontri di monitoraggio per il Patto, “in quanto portatori di idee e competenze che potranno essere utili nella fase di attuazione”.
Nell’interrogazione presentata alla Regione, la consigliera Silvia Zamboni (Europa Verde) chiede l’allargamento della platea dei partecipanti agli incontri relativi al Patto. In particolare, indica Zamboni, la “Rete” è composta di circa 70 tra associazioni e comitati “che hanno deciso di unirsi per amplificare la voce della società civile e chiedere alla politica che l’emergenza climatica e ambientale venga affrontata senza indugi”. La Rete ha presentato un documento di 700 pagine con osservazioni critiche e proposte di integrazione al Patto. La Rete non aveva sottoscritto il Patto “ritenendo insoddisfacente l’esito del confronto”, auspicando comunque di poter partecipare al percorso sulle scelte.
Infine, ricorda la consigliera, il 23 dicembre scorso era stata approvata una risoluzione che impegnava la Giunta “a operare per includere fra i firmatari un numero maggiore di soggetti del mondo ambientalista, che condividano gli obiettivi del Patto”.
(Gianfranco Salvatori)