Ambiente e territorio

Legge europea 2021: sì in commissione Cultura e commissione Parità

La legge europea “adegua la normativa regionale al diritto europeo”

La legge europea 2021 e le disposizioni collegate sono state affrontate in Commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro (presieduta da Francesca Marchetti) in seduta congiunta con la Commissione Parità (presieduta dalla vicepresidente Marilena Pillati). Partito democratico, ER Coraggiosa, Lista Bonaccini, hanno dato parere favorevole ai due progetti di legge, Lega e Fratelli d’Italia hanno espresso voto contrario.

Cinque i capi della legge europea che, come spiega Gianni Bessi (Pd), relatore di maggioranza, “adegua la normativa regionale al diritto europeo”: l’efficienza energetica, le disposizioni sulle concessioni di derivazioni idroelettrica, la gestione dei siti Natura 2000, la tutela sanitaria dai rischi derivanti da radiazioni ionizzanti e la mobilità sostenibile. Le disposizioni collegate alla legge europea riguardano le abrogazioni e le modifiche di leggi regionali.

Maura Catellani (Lega), relatrice di opposizione, più critica, ha sottolineato come in alcuni casi però le modifiche non siano solo tecniche ma politiche. “Ad esempio, nella legge sulla semplificazione urbanistica, il testo è stato modificato integralmente”.

Roberta Mori, del Partito democratico, è intervenuta richiamando la strategia della parità di genere della Commissione europea. Secondo la consigliera, nell’adeguamento dell’ordimento regionale al diritto europeo è necessario “introdurre parametri per una valutazione ex-ante dell’impatto legislativo, che permetta di anticipare gli effetti normativi su uomini e donne per avere subito idea dell’efficacia dei provvedimenti regionali e cogliere i bisogni più concreti”.

(Francesca Mezzadri)

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