“Come si sta attivando la Regione per eseguire uno screening adeguato, il più possibile diffuso e con una cadenza fissa, negli istituti scolastici, al fine di monitorare e mettere in sicurezza studenti e docenti e garantire la prosecuzione della didattica in presenza sino alla fine dell’anno scolastico?”
Lo chiede il consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri in una specifica interrogazione in cui riporta lo studio della rivista medica “The Lancet”. Secondo tale indagine – riporta il consigliere piacentino – “qualora non sia possibile perseguire il monitoraggio (più efficace ma più oneroso) consistente in test capillari tra studenti e docenti, l’impiego di test di sorveglianza (SBIT) somministrati con campionamento casuale, integrato poi con tamponamenti mirati sui potenziali focolai così individuati, può rappresentare una strategia sufficientemente efficace per mitigare comunque la diffusione della malattia tra la popolazione studentesca”.
Sulla base di questa pubblicazione, quindi, Tagliaferri auspica tamponi a campione per studenti e professori che “potrebbero aiutare nel monitoraggio dell’andamento dei contagi nelle scuole e rappresenterebbero un ulteriore passo, oltre la vaccinazione del personale scolastico, per rendere più sicuri alunni e docenti”.
Per gli alunni più piccoli, poi, l’esponente di Fratelli d’Italia propone test salivari in prima battuta perché meno invasivi, da “doppiare” in caso di positività con i tamponi molecolari per tutta la classe in cui è stato riscontrato il contagio.
(Luca Boccaletti)