Riaprire le stazioni termali dell’Emilia-Romagna che erogano cicli di cure rientranti nei LEA e rafforzare la prosecuzione delle attività di quelle che già hanno aperto.
A chiederlo è la Lega in un’interrogazione a prima firma del consigliere Fabio Rainieri, che ricorda come “quello del termalismo è uno dei settori più penalizzati dall’attuale pandemia e, specie per quanto riguarda le stazioni termali tradizionali e i loro comprensori, che già vivono da parecchi anni una profonda crisi, vi sono forti preoccupazioni che vi siano scarse possibilità di ripresa”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “quali iniziative intende attuare per consentire la ripresa del termalismo emiliano-romagnolo nel post pandemia e se, nell’ambito di tale azione, ritiene si debba dare particolare sostegno alle stazioni termali tradizionali e ai loro comprensori”.
L’interrogazione è sottoscritta anche dai consiglieri Emiliano Occhi, Matteo Montevecchi, Gabriele Delmonte, Matteo Rancan, Stefano Bargi, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli, Maura Catellani e Michele Facci
(Luca Molinari)