In alcune province “sarebbero iniziate le inoculazioni di vaccini anti covid a personale dei Servizi di sicurezza territoriale e di protezione civile”, mentre in altre province “non sarebbero stati comunicati, né gli appuntamenti, né quale tipo di vaccino sarà somministrato”.
E’ la richiesta, in un’interrogazione, del consigliere Fabio Rainieri (Lega) alla Giunta, alla quale chiede “se per le somministrazioni dei vaccini al personale della Protezione civile è stata prevista la priorità per i collaboratori che operano direttamente nell’attività di soccorso pubblico nonché per i volontari in servizio”. Infine, il consigliere incalza la Giunta perché giustifichi “la somministrazione di vaccini in via prioritaria al personale dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile che svolge esclusivamente attività amministrativa e non di soccorso pubblico”.
Da alcuni giorni, “l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile ha comunicato negli scorsi giorni al personale dipendente in essa operante che vi è la possibilità concreta di ricevere a breve la vaccinazione anti-Covid, chiedendo agli stessi collaboratori di esprimere in tempi molto brevi la disponibilità o meno a tale inoculazione”. Alcune vaccinazioni sarebbero in corso – per il personale di alcuni Servizi di sicurezza territoriale e di Protezione civile – mentre chi ha dato la disponibilità non avrebbe avuto comunicazioni né su eventuali date della vaccinazione né su quale tipo di vaccino. Rainieri scrive che la richiesta per la disponibilità al vaccino avrebbe compreso anche “quelli che non sono operativi nei servizi di soccorso”. Infine, molti volontari della Protezione civile “non avrebbero ancora ricevuto la somministrazione dei vaccini” pur continuando a svolgere servizi di soccorso agli ingressi dei centri vaccinali.
L’atto ispettivo è stato firmato anche da Emiliano Occhi, Massimiliano Pompignoli, Simone Pelloni, Michele Facci e Gabriele Delmonte.
(Gianfranco Salvatori)