“A seguito dell’intesa siglata al ministero dello Sviluppo economico in merito alla vicenda Saeco, la Regione si è immediatamente attivata per ricollocare i lavoratori, promuovendo un ‘patto’ per la valle del Reno e del Setta finalizzato a contrastare l’impoverimento. Sono stati 167 i dipendenti ex Saeco che da inizio 2017 hanno chiesto di attivare i percorsi di reinserimento dei lavoratori: a dicembre 2017 risulta che 78 di questi hanno avuto almeno un rapporto di lavoro. Me.Mo srl, nata grazie all’impegno di aziende del territorio, ha assorbito poco meno di una trentina dei lavoratori ex Saeco, le sue commesse solo quelle delle aziende “fondatrici”: però grazie alla collaborazione e agli accordi tra le parti sociali e le Istituzioni, nessuno dei dipendenti di Me.Mo srl perderà nè il lavoro, nè il reddito. Attualmente stanno usufruendo della “cassa integrazione Covid” prevista dalle norme nazionali”. L’assessore Vincenzo Colla ha rassicurato il consigliere Igor Taruffi (ER Coraggiosa) in merito alla ricollocazione dei lavoratori della Me.Mo. Srl. di Gaggio Montano nell’Appennino Bolognese.
“Dobbiamo dare tutte le dovute garanzie occupazionali a un territorio come quello montano che già prima della pandemia da Coronavirus era già molto in sofferenza”, spiega Taruffi che, alla luce delle parole del rappresentante della Giunta, si è detto soddisfatto perché “c’è l’impegno delle Istituzioni: serve però un intervento sempre più strutturale per l’Appennino, bisogna introdurre la defiscalizzazione e lo sgravio per le imprese anche per le aziende dell’Appennino e delle aree interne come è avvenuto per le imprese delle regioni del Sud Italia. Per il nostro Appennino servono infrastrutture e defiscalizzazione”.
(Luca Molinari)