Assemblea

“Le Nove in Emilia-Romagna”. Mori (Pd): “E’ tempo di introdurre nella legislazione nazionale e regionale l’impatto di genere”

La consigliera Pd, coordinatrice nazionale delle commissioni parità di regioni e province autonome, lancia la proposta durante l’odierna rubrica di commento alle prime pagine regionali in onda su Lepida Tv e sulla pagina Facebook dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

“E’ arrivato il momento di introdurre la valutazione di impatto di genere nei provvedimenti legislativi nazionali e regionali”. Si tratta di una metodologia che consente “di identificare, in modo preventivo, la probabilità che una determinata decisione abbia conseguenze negative per la parità tra donne e uomini”.

Così la consigliera Roberta Mori (Pd) ospite stamattina della rubrica “Le Nove in Emilia-Romagna”, la rubrica del Servizio informazione e comunicazione istituzionale dell’Assemblea legislativa condotta oggi da Andrea Perini e trasmessa in diretta su Lepida Tv e sulla pagina Facebook dell’Assemblea.

La proposta della consigliera reggiana avviene proprio nel giorno in cui la Commissione Parità dell’Assemblea legislativa della Regione affronta la fase discendente della sessione europea, incentrata a recepire le linee guida e strategiche predisposte dalla Commissione europea. “Sulle politiche di genere -continua Mori- la nostra Regione è sicuramente all’avanguardia dopo l’approvazione della Legge n. 6 del 2014 sulla parità e contro le discriminazioni di genere, ma al tempo stesso l’Europa ci dice che dobbiamo compiere un nuovo passo in avanti verso la tutela dei diritti. Di tutti i diritti”.

Ovvio il richiamo, in ottica nazionale, all’aspro confronto politico registrato sul Disegno di Legge Zan contro la violenza o discriminazione di genere: “partendo dal presupposto che tutte le persone devono essere rispettate -specifica l’esponente dem- occorrono adeguate basi normative e la lotta per una parità dei diritti serve a tutti, anche a chi si contrappone a questa basilare norma di civiltà”.

Ulteriori temi toccati da Roberta Mori durante la trasmissione di commento alle prime pagine dei giornali regionali, infine, hanno riguardato la sentenza della Cassazione sul “caso Notaro” (la donna sfregiata con l’acido dal suo ex, ndr) che nel non concedere alcuna attenuante allo sfregiatore “rappresenta l’ennesima decisione giurisprudenziale nella direzione della parificazione dei diritti delle donne”, e le parole di Beppe Grillo per difendere il figlio dall’accusa di stupro. Su quest’ultimo caso Mori ha specificato il futuro impegno della commissione Parità dell’Assemblea “perché ciascuno di noi, soprattutto chi gode di una certa popolarità, non può usare parole così incresciose e odiose utilizzando stereotipi così volgari verso le donne”.

Domani, ospite della rubrica del Servizio informazione e comunicazione dell’Assemblea legislativa sarà la Consigliera Pd Francesca Marchetti, presidente della Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità.

(Luca Boccaletti)

Assemblea