Un’interrogazione sul pass sanitario e sul suo possibile utilizzo, in futuro, anche nella nostra regione è stata presentata dalla consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto).
Le richieste alla Giunta riguardano l’opinione “riguardo alle dichiarazioni dell’OMS sull’imposizione di pass sanitari, l’utilizzo di pass nel prossimo futuro e se davvero verranno proposti in Emilia-Romagna anche per altri usi, ad esempio per l’accesso a luoghi di aggregazione e per lavorare, ed eventualmente cosa si intenda nel dettaglio”. Infine, Gibertoni chiede alla Regione “se ritenga il coprifuoco di per sé (non importa fino a che ora) ancora considerabile come una “misura sanitaria” e non invece come una deprecabile forzatura del contratto sociale da contrastare in tutte le sedi”.
Secondo il Comitato di emergenza dell’Oms, afferma la consigliera, non si deve “richiedere la prova della vaccinazione come condizione di ingresso per i viaggiatori internazionali”. Una posizione che, scrive Gibertoni, giunge mentre alcuni Paesi, tra cui l’Italia, “stanno considerando l’utilizzo di un passaporto sanitario per consentire gli spostamenti, ma anche per altri tipi di attività, ad esempio eventi, concerti e manifestazioni sportive: idea che ha provocato diffusissime critiche e preoccupazioni su conseguenti discriminazioni e sulla salvaguardia della privacy”. Inoltre, sul “certificato verde” per spostarsi dalle regioni rosse a quelle arancioni, “diversi esponenti politici di governo, anche in Emilia-Romagna, avrebbero persino già ipotizzato ulteriori possibili usi futuri del pass, ad esempio per avere accesso a luoghi di aggregazione e addirittura per lavorare”.
Molti cittadini che vivono in restrizioni economiche, sociali e personali, conclude Gibertoni, “stanno perdendo fiducia in una classe politica incaricata delle scelte e che si orienta troppo facilmente su ulteriori incomprensibili restrizioni che rischiano di generare discriminazione ed erosione di diritti”.
(Gianfranco Salvatori)