La richiesta di finanziamenti per la progettazione di un grande invaso sul fiume Enza e sui metodi alternativi di irrigazione per il risparmio idrico sono al centro di un’interrogazione della consigliera Silvia Zamboni (Europa Verde).
Dettagliate le richieste della consigliera che vuole sapere dalla Giunta se condivida il progetto, quali degli scenari proposti da AdBPO (Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po) ritenga prioritari, quali interventi siano finanziabili dal “Piano nazionale di interventi nel settore idrico”, se sia stata considerata l’ipotesi di promuovere la conversione dei sistemi di irrigazione dall’attuale sistema a scorrimento a sistemi più moderni ed efficienti che renderebbero superata a costruzione dell’invaso”. Infine, Zamboni chiede se nella richiesta di finanziamento “sia stata considerata la necessità di manutenzione del futuro invaso, quantificata in 4 milioni l’anno nello studio di AdBPO, e se sia corretto ipotizzare che tale onere ricadrebbe sul Consorzio di Bonifica Emilia Centrale” nonché in base a quali valutazioni il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale abbia ritenuto di inserire, nella richiesta di finanziamento, un riferimento alla necessità di sostituire le fonti di acqua potabile della provincia di Parma”. In relazione a quest’ultimo punto, la consigliera chiede anche “se Iren, il gestore del servizio idrico integrato cui afferisce anche la città di Parma, abbia sollevato il problema o sollecitato un intervento; infine, se vi siano studi, accordi o scambi di informazioni tra il Consorzio di Bonifica e Iren a sostegno di questa richiesta”.
Zamboni ricorda che “il bacino dell’Enza ha una superficie di circa 890 kmq, di cui il 35% di pianura e il 65% di collina-montagna. La maggior parte del bacino è soggetta a rischio idrogeologico essendo caratterizzata da fenomeni di dissesto o di pericolosità idraulica”. L’irrigazione dei prati stabili (necessari per il Parmigiano Reggiano) è a scorrimento e richiede molta acqua.
Nel novembre 2019, “raccogliendo le indicazioni del Tavolo Tecnico Enza, la Regione Emilia- Romagna ha affidato alla Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po (AdBPO) l’incarico di predisporre” uno studio per individuare le strategie per la disponibilità di acqua, la domanda e il raggiungimento degli obiettivi ambientali. Nel 2020 “tale studio individua quattro scenari progettuali a scala temporale diversa, e individua azioni suddivise in tre gruppi principali: a) risparmio e razionalizzazione degli usi della risorsa; b) riequilibrio della disponibilità idrica a scala locale; c) riequilibrio della disponibilità idrica a scala di area vasta”. Parte la richiesta di finanziamento e la Regione invia al Governo la domanda per i fondi destinati alla “progettazione di fattibilità tecnico-economica – scrive Zamboni – di un invaso di grandi dimensioni (27,7 Mmc), in grado di garantire un rilascio massimo di 5 mc/s nel periodo estivo, da realizzare in provincia di Reggio Emilia, in zona collinare sul corso del fiume Enza in un’area da identificare tra i comuni di Vetto e Palanzano. Il costo stimato per la realizzazione dell’invaso e altri interventi strutturali è di 250 milioni di euro, la domanda di finanziamento riguarda i 5,4 milioni previsti per la progettazione”. A questi, vanno aggiunti ogni anno, secondo una stima, 4 milioni per la manutenzione.
(Gianfranco Salvatori)