Un tavolo regionale per favorire lo sviluppo del ‘sistema danza’ e consentire la ripartenza del settore con interventi mirati, dalla formazione alla produzione. Lo chiede Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) in un question time discusso in Aula. “Le condizioni della didattica e produzione coreutica, già critiche prima della pandemia, si sono aggravate ulteriormente. Gli ultimi atti votati all’unanimità in questa Assemblea, un ordine del giorno e una risoluzione, – ricorda Piccinini – chiedevano più risorse e l’impegno per una prospettiva di rilancio. Anche oggi alcuni lavoratori del settore sono venuti a manifestare qui davanti”. La consigliera sottolinea l’urgenza di un “quadro normativo nuovo per dare dignità al mondo della danza. Bisogna sostenere la formazione e fare in modo che i professionisti possano insegnare. Tra pochi giorni, il 29 aprile, si celebrerà la Giornata Internazionale della Danza promossa dall’Unesco, sarebbe bello dare una risposta concreta con misure pensate per professionisti e scuole di danza”.
“L’impegno di questa Giunta c’è, – assicura l’assessore alla Cultura, Mauro Felicori, che spiega di aver avviato con altre Regioni un’interlocuzione con il Ministero per un maggior coinvolgimento nel percorso di riforma dello spettacolo dal vivo. Ma, ammette l’assessore, c’è stata una certa chiusura da parte del Ministero, ritenendo la materia di competenza statale. Entro la fine di maggio verrà comunque aperto un tavolo regionale sulla questione. “La Giunta ha anche inserito le imprese di danza tra quelle più colpite dalla pandemia e quindi sono previsti ristori da 1 milione e 360mila euro – spiega l’assessore. – Un piccolo contributo ma un importante riconoscimento”. Felicori ricorda inoltre “la nuova strada che si è aperta in questi ultimi anni di defiscalizzazione delle spese in campo culturale” e suggerisce che possa comprendere anche scuole e spettacoli di danza.
“Apprezzo la disponibilità ad aprire nuovi orizzonti per un settore frammentato come quello della danza, forse meno visibile di altri- replica Silvia Piccinini- che manifesta rammarico per l’esito dell’interlocuzione nazionale”. “Un’occasione persa- commenta- visto che comunque anche le scuole di danza sono attività imprenditoriali”.
(Francesca Mezzadri)