Fare chiarezza sulle nuove Zone logistiche semplificate (Zls) con l’auspicio che possano essere estese al territorio di Parma e, in particolar modo, alla zona montana.
A chiederlo in commissione Territorio, Ambiente e Mobilità presieduta da Stefano Caliandro, è il consigliere Emiliano Occhi (Lega) con un’interrogazione sottoscritta anche dai colleghi di gruppo Fabio Rainieri, Massimiliano Pompignoli, Michele Facci, Gabriele Delmonte e Simone Pelloni.
Citando dichiarazioni del Piano sulle Zls presentato nello scorso novembre, Occhi ricorda come “la nuova zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna unirà il porto di Ravenna, baricentro del sistema, con i nodi intermodali regionali e le aree produttive commerciali identificate secondo criteri di collegamento economico-funzionale con il contesto portuale: è inoltre previsto l’istituzione di un Comitato di indirizzo con funzioni di supporto per promozione, investimenti, monitoraggio e collegamento con le strutture regionali”.
Il consigliere leghista ricorda come nel territorio parmigiano sia già stato individuato il polo logistico di Fontevivo ma, “a fronte di una zona logistica semplificata diffusa che copre solo l’81 per cento delle sue potenzialità, auspica che questa possa essere estesa anche al comune di Parma, soprattutto se fossero confermate le notizie che vedono in La Spezia un’analoga zona logistica per la Regione Liguria, che avrebbe poi sbocco sull’importante scalo marittimo di Genova.
In fase di risposta l’assessore a Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio Andrea Corsini ha chiarito i requisiti per le Zls e le aziende in rapporto con le strutture logistiche privilegiate che sono quelle portuali e che, per la nostra Regione, trovano l’unico sbocco nel terminal di Ravenna. “Il porto di La Spezia è certamente strategico per molte aziende e settori produttivi dell’Emilia-Romagna, ma al momento l’impianto legislativo esistente non ha chiarito se e come alcune parti di una regione possano confluire nella Zona logistica semplificata di un altro territorio, anche perché le richieste pervenute per la nostra regione sono eccedenti gli spazi a disposizione, quindi si dovranno compiere scelte specifiche secondo i numerosi parametri fissati dall’Europa per garantire questo status”.
Emiliano Occhi si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta ottenuta e ha auspicato “l’intensificazione dell’interlocuzione con governo e Regione Liguria per dirimere una questione di fondamentale interesse per il territorio parmigiano”.
(Luca Boccaletti)