Infrastrutture e trasporti

Zamboni (Europa verde): “Ok Regione ritenga strategico Servizio ferroviario metropolitano”

Risposta dell’assessore all’interrogazione in commissione Territorio, ambiente e mobilità sui ritardi del Sfm. Corsini: “Investimenti di oltre 300 milioni per interventi sul ferro. Fsm strategico per la mobilità ed è una risposta alla condanna della Ue sugli sforamenti del Pm 10 nel Bacino Padano”

“Sono soddisfatta che la Regione ritenga strategico il Servizio ferroviario metropolitano (Sfm). Un servizio che contribuirà a migliorare la qualità dell’aria e darò una risposta alla condanna della Ue per lo sforamento delle PM 10 nel Bacino Padano. Inoltre, l’assessore ha evidenziato tre fronti che richiedono risorse: il mantenimento dei servizi (personale), il materiale rotabile e le infrastrutture da completare. La cifra indicata non è scoraggiante. Basti pensare che il passante autostradale costa 2 miliardi, ma qui si è nell’ordine dei 300 milioni”.

E’ l’intervento della consigliera Silvia Zamboni (Europa Verde) al termine della risposta dell’assessore Andrea Corsini (Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio) all’interrogazione presentata sugli “enormi ritardi” del Sfm. La risposta è stata data in commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Stefano Caliandro.

La capogruppo chiedeva alla Giunta di definire i tempi di realizzazione e di convocare al più presto un tavolo a cui invitare la Città Metropolitana e il Comune di Bologna, FER, RFI, Trenitalia, TPER e tutti gli stakeholder coinvolti, per definire la tabella di marcia. Inoltre, la consigliera chiedeva di ritenere l’opera strategica, di aprire i bandi e i cantieri delle opere finanziate, di riattivare i binari da 11 a 15 della stazione di Bologna, di raddoppiare i binari unici, realizzare incroci selettivi dove sia impossibile il raddoppio, stabilire il cadenzamento e abolire i passaggi a livello. Importanti poi le direttrici attive del SFM (da Porretta, Modena, Poggio Rusco, Ferrara, Portomaggiore, Imola, San Benedetto Val di Sambro) che contribuirebbero alla nascita di una metropolitana di superficie.

Corsini ha ricordato come il Pair metta al primo posto la mobilità sostenibile e attui azioni strategiche sul Tpl e sul ferro. “Il Fsm è strategico per la mobilità ed è una risposta alla condanna della Ue” ha affermato. L’approccio alla mobilità del ferro deve diventare un volano del Tpl regionale e metropolitano. In due anni il materiale rotabile è stato rinnovato con 86 treni Rock e Pop e sarà potenziato ancora con i fondi del Pnrr per treni e bus elettrici. “La flotta dei treni è la più nuova in Italia- ha affermato Corsini- rinnovata con risorse per 750 milioni”. Ci sono, inoltre, altri 47 milioni per l’acquisto di 4 treni ad alta capacità. Sui 300 chilometri della rete regionale, nel triennio ci saranno investimenti di oltre 320 milioni, che la Regione riuscirà ad anticipare e che prevedono: installazione di sistema controllo marcia-treno, elettrificazione delle linee, ricucitura urbana tra cui Ferrara, che prevede l’interramento nel tratto urbano, il tratto finale di Codigoro, la soppressione dei passaggi a livello.

Nel bacino di Bologna, l’evoluzione dei progetti, ha spiegato l’assessore, ha portato nel 2012 all’accordo tra Città metropolitana, Rfi, Regione. Il progetto Pimbo (progetto integrato per la mobilità bolognese) prevede interventi di completamento delle stazioni del Sfm e dei filobus su Bologna, oltre a quelli sulla tratta Bologna-Portomaggiore e all’eliminazione dei passaggi a livello. Le linee tranviarie, ha detto Corsini, sono l’ossatura portante e la linea rossa ha già ottenuto 500 milioni. C’è stato un incontro con Rfi e la Città metropolitana per riattivare i binari 11-15 di Bologna. E ci sono sviluppi sul cadenzamento dei treni di 30-60 minuti.

(Gianfranco Salvatori)

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