Estendere l’azione nel campo culturale ed economico dalla Cina a tutta l’Asia. Disco verde della commissione Cultura, presieduta da Francesca Marchetti, al progetto di legge presentato dalla Giunta per la revisione delle norme che fino a oggi hanno guidato la partecipazione della Regione al Collegio di Cina.
“I presupposti che hanno portato alla costituzione di questo ente sono ormai superati dall’emergere di nuovi e importanti soggetti internazionali nella regione asiatica, dalle nuove necessità del territorio e dell’Università e dal cambiamento dei flussi migratori delle comunità asiatiche: per questo motivo e al fine di garantire la rilevanza dell’ente, posizionandolo in maniera strategica per gli sviluppi futuri, è necessario ripensare -si legge nella relazione al pdl- ai suoi obiettivi, alle attività da realizzare e ai loro destinatari. Partendo dai pilastri cardine del lavoro del Collegio di Cina, il nuovo ente, che i soci storici vogliono costruire come un’evoluzione del Collegio, si pone alcuni obiettivi strategici: una nuova area geografica di riferimento, l’Asia nella sua interezza, mantenendo un forte focus sulla Cina ma includendo altre realtà socio-politico-culturali che si stanno affermando in maniera cruciale; un nuovo impulso alle attività di formazione e cultura, da affiancare in maniera sinergica all’attività di ricerca e sviluppo d’impresa, obiettivi di lavoro del Collegio fino ad oggi solo marginalmente sviluppati; diventare un punto di riferimento non solo per le comunità asiatiche nel territorio emiliano-romagnolo (cittadini e studenti), ma anche per i cittadini e gli studenti del territorio che vogliono formarsi e creare legami con l’Asia; un rinnovato ruolo proattivo per l’Università, in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale di Bologna e regionale, e una maggiore sinergia tra gli attori che costituiscono l’ente”.
Il presente progetto di legge, infatti, modifica il testo della legge in vigore nel senso di autorizzare la partecipazione dell’Emilia-Romagna alla Associazione Asia Institute in continuità rispetto alla precedente autorizzazione alla partecipazione all’Associazione Collegio di Cina, di cui è erede a seguito della modifica dello statuto associativo e della denominazione sociale.
(Luca Molinari)