Parere positivo unanime in commissione Territorio, ambiente, mobilità, presieduta da Manuela Rontini, per la risoluzione bipartisan – di cui Rontini (Pd) è prima firmataria, Tommaso Foti (Fdi-An) e Stefano Caliandro, Paolo Calvano, Lia Montalti del Pd gli altri sottoscrittori – che impegna la Giunta a “ricercare le più idonee produttive forme di collaborazione con le forze dell’ordine e con i gestori del Servizio per la prevenzione, il contrasto e la repressione dei fenomeni di violenza, minaccia, accattonaggio e vandalismo” all’interno di tutte le stazioni ferroviarie dell’Emilia-Romagna e a “verificare le migliori formi di coinvolgimento di tutti i soggetti che possono contribuire a prevenire e mitigare il disagio sociale che è alla base dell’insicurezza delle stazioni”.
Si sono espressi a favore dell’atto Pd, Ln, Sel e Fdi-An, mentre un emendamento presentato da Rontini con alcune specifiche sui tipi di comportamenti da perseguire è stato approvato con i soli voti di Pd e Sel, mentre Ln e Fdi-An hanno scelto il voto contrario. Un’altra risoluzione sul tema, a firma del consigliere Foti (Fdi-An), è stata ritirata dallo stesso proponente.
Da parte della Regione “è già stato sottoscritto un piano da oltre 10 milioni di euro con cui Fer si impegna a una serie di opere per la messa a norma delle stazioni, il rafforzamento degli impianti di videosorveglianza e il superamento delle barriere architettoniche per i cittadini diversamente abili”, sottolinea Rontini (Pd),che ricorda anche “la disponibilità espressa da parte dell’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, a un incontro tra società ferroviarie e forze dell’ordine per la firma di un protocollo”.
Montalti (Pd) è intervenuta per rimarcare “la necessità di uno sforzo condiviso per garantire la sicurezza di tutti”, impegno che accompagni “gli importanti interventi già messi in campo dalla Regione”.
Per Foti (Fdi-An), “far vedere che la Regione c’è è sicuramente un atto di buon senso, ma bisogna chiedere soprattutto a Rfi un impegno vero per risolvere questo problema”. Come nota il consigliere, “dopo i tragici fatti di Parigi abbiamo visto come sia aumentata la sicurezza in alcune grandi stazioni italiane, ma non devono accadere fatti tragici per far sì che ci sia più prevenzione, anche perchè l’alternativa è sempre e solo la repressione a posteriori”.
(jf)