La Giunta “metta in campo azioni straordinarie volte a ridurre l’inquinamento atmosferico, alla luce del rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente, in considerazione del fatto che l’alta concentrazione di emissioni nocive nell’aria comporta pesanti ricadute anche su costi ospedalieri, perdita di giornate di lavoro e, in generale, un notevole abbassamento della qualità della vita dei cittadini”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Gian Luca Sassi (M5s).
Il ministro dell’Ambiente, si legge nell’atto, “ha sottolineato come la Pianura padana sia un’area in emergenza, perché ‘morfologicamente è peggiore delle altre zone’”. In particolare, a Reggio Emilia, dove “dalla stazione di rilevamento Arpa di viale Timavo- sottolinea il consigliere- sono stati registrati, dall’inizio dell’anno, 54 sforamenti delle PM10”.
L’inquinamento, rimarca l’esponete M5s, “è causa di un numero elevato di decessi prematuri, contribuisce alla diffusione di gravi patologie”, e “un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente attribuisce il record negativo a tre agenti killer: le micro polveri sottili, il biossido di azoto e l’ozono presente nei bassi strati dell’atmosfera. E l’area più colpita in Italia è proprio quella della Pianura padana”.
Per queste motivazioni, Sassi chiede alla Giunta “quali misure intende attuare al fine di ridurre i rischi provocati dalla presenza di sostanze nocive nell’aria per le popolazioni che vivono in città con un alto tasso di inquinamento, quali ad esempio Reggio Emilia”, e “quali sono le soluzioni fino ad oggi adottate e quali sono stati gli effetti in termini quantitativi nella riduzione delle emissioni registrate sul territorio regionale e in particolare sul comune di Reggio Emilia”.
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(cr)


