Sanità e welfare

Sanità Modena. Barcaiuolo (Fdi): perchè l’Ausl ha sospeso le tradizionali campagne vaccinali?

Un’interrogazione chiede di fare chiarezza sui rischi che ciò comporta per la popolazione e di conoscere quando riprenderà l’attività

La Regione faccia chiarezza sulla sospensione delle tradizionali campagna di vaccinazione all’Ausl di Modena.

A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Michele Barcaiuolo (Fdi), che ricorda come “a seguito di costanti verifiche sull’attuale organizzazione delle sedute vaccinali da effettuare, poiché previste dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 e dal Piano Vaccinale Regionale (e quindi Livelli Essenziali di Assistenza per i cittadini della provincia modenese), risulta che l’AUSL di Modena sia rimasta fortemente indietro rispetto alle altre AUSL della Regione Emilia-Romagna, e soprattutto rispetto a quelle dell’Emilia, e risulta una pressoché completa inattività dell’igiene pubblica, ossia degli operatori che si occupano delle vaccinazioni dai 18 anni a seguire (per tutte le vaccinazioni previste dal Calendario vaccinale nazionale e regionale). Nello specifico, per le vaccinazioni di questa ampia fascia di età”.

Barcaiuolo parla di “ambulatori vaccinali che risultano chiusi (o aperti saltuariamente), di prenotazioni Cup relative alle vaccinazioni risultano chiuse (mentre sono aperte in tutte le altre AUSL della Regione): vengono eseguite solo vaccinazioni in emergenza e -spiega il consigliere- non sono state attivate campagne vaccinali di recupero dei cittadini che, causa pandemia, sarebbero dovuto essere vaccinate lo scorso anno, e non si stanno convocando neanche i cittadini che ne avrebbero diritto quest’anno (ad esempio, la chiamata attiva per la vaccinazione anti-Herpes Zoster per la coorte dei 65enni, prevista dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale e dal Piano Regionale, lo scorso anno non è stata effettuata; rispetto ai 65enni di Parma, Reggio Emilia, Bologna e parzialmente anche Piacenza, i 65enni di Modena e provincia non hanno avuto tale possibilità)”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere “se la Regione non ritenga rischioso e azzardato sospendere tutte le campagne vaccinali, includendo anche utenti potenzialmente a rischio e ivi compresi loro famigliari; se e quando si intenda riattivare la somministrazione vaccinale all’intera utenza”.

(Luca Molinari)

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