Come si intende ri-costruire la filiera emiliano-romagnola e l’offerta di lavoro per chi vive nella nostra regione? Lo chiede Valentina Castaldini (Forza Italia) in un’interrogazione discussa in commissione Politiche economiche, presieduta da Manuela Rontini, alla quale ha risposto l’assessore Vincenzo Colla.
“E’ passato un anno, doloroso e drammatico, e vorrei capire quali sono le politiche attive della nostra Regione, il timing sulla formazione, ma anche quali sono le grandi riforme da mettere in atto. Cosa succederà quando finirà la cassa integrazione ai nostri lavoratori. Come verranno spesi i soldi in questo settennato?”.
“La Giunta ha messo in campo 500 milioni di euro per il programma Goal, che fa parte delle politiche attive previste dalla legge di bilancio 2021- risponde l’assessore Colla- che preannuncia anche l’integrazione con ulteriori misure formative a livello nazionale.
“L’agenzia regionale per il lavoro sta operando su questi programmi- specifica Colla- garanzia giovani, per i neet fino ai 29 anni (sottoscritti 2.526 programmi nel 2021) che dovrà essere esteso, il piano di intervento per l’occupazione di sostegno per i disoccupati (2.024 programmi nel 2021), i progetti personalizzati per persone fragili e vulnerabili con presa in carico con i servizi socio-sanitari (1.247 programmi), il fondo regionale per i disabili (1.546 programmi per iscrivere al collocamento le persone disabili), il reddito di cittadinanza che prevede progetti di utilità collettiva gestiti dai Comuni e assegno di ricollocazione per i beneficiari (4.499 programmi)”. Previsti anche aiuti e sostegni alle imprese, come la Strategia di specializzazione intelligente.
L’assessore aggiunge poi che da aprile la Giunta ha messo in campo 7 milioni di euro per nuovi interventi di occupazione per favorire il rientro nel mercato del lavoro e uscire dalla crisi. “Siamo la Regione con il più alto investimento messo a disposizione in questo senso” specifica.
La consigliera si dichiara parzialmente soddisfatta. “I numeri dell’Emilia-Romagna sono sempre raccontati in modo positivo, ma le ipotesi sono negative. Ad esempio, sul tema disabilità basta parlare con le famiglie per capire le difficoltà che ci sono per le persone disabili a trovare un lavoro vero. Ci sono strategie da modificare in questo senso per accontentare però una platea più ampia”.
(Francesca Mezzadri)