Infrastrutture e trasporti

Gibertoni (Misto): “Sono congrui i piani per il nuovo stadio Tardini?”

La capogruppo interroga l’esecutivo regionale sui piani di rifacimento dello stadio Tardini che non ha avrebbe visto il coinvolgimento della cittadinanza e che comporterebbe l’abbattimento di un istituto scolastico

Giulia Gibertoni

“La Regione non reputa utile escludere dai futuri bandi per l’edilizia scolastica un’amministrazione comunale che si propone l’abbattimento di un edificio scolastico che ospita 630 alunni di elementari e medie per il perseguimento di un progetto privato?”.

Questa la domanda principale che Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) rivolge alla Giunta regionale sulla contrastata vicenda della ristrutturazione dello stadio Tardini di Parma.

La consigliera, ricapitolando la lunga vicenda che riguarda l’infrastruttura posta nella zona centrale della città ducale, denuncia un iter dei vari progetti di rifacimento dello stadio quanto meno ambiguo nei confronti della cittadinanza e pregiudizievole per una corretta valutazione da parte dei competenti uffici. Oltre a ciò, sarebbe previsto l’abbattimento di un edificio scolastico che ospita 630 alunni di elementari e medie “in una città come Parma che vive da molti anni in emergenza spazi scolastici”, tanto che, per sopperire a tale situazione, “il Comune ha dovuto affittarne di aggiuntivi a spese dei contribuenti e molti studenti sono costretti ad andare in istituti lontani dal loro quartiere”.

Vista la situazione creatasi e la mancanza di adeguati momenti di confronto tra l’amministrazione comunale e la cittadinanza, Gibertoni chiede la specificazione di “eventuali finanziamenti che il Comune di Parma possa aver ricevuto finalizzati a incentivare forme di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza e se non reputi utile escludere nel futuro da simili finanziamenti un’amministrazione comunale che ignora la partecipazione e il coinvolgimento dei propri cittadini in scelte di rilevante impatto per interi quartieri della città”.

Ulteriori richieste di informazione, poi, riguardano il progetto di rifacimento dello stadio in senso stretto. La capogruppo, infatti, chiede se “il progetto riguardante lo stadio Tardini, dal punto di vista urbanistico, rientri nell’ambito della legge urbanistica regionale o in quello della c.d. Legge Stadi o in entrambi e quale sia il relativo procedimento e gli enti coinvolti”. Più in generale, Giulia Gibertoni domanda come giudichi l’esecutivo regionale “questo progetto di ristrutturazione che mira a snaturare uno spazio urbano storicamente residenziale con interventi rilevanti dal punto di vista urbanistico, architettonico, paesaggistico e sociale, peggiorativi delle condizioni di vita, della sicurezza e della salute dei cittadini di Parma”.

(Luca Boccaletti)

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