“La Regione è al corrente dello scarso numero di formatori che svolgono i corsi per la mobilità riservati a non vedenti o ipovedenti?”.
Lo chiede Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia) denunciando i problemi “nei corsi che vengono svolti annualmente e sono rivolti a non vedenti o gravi ipovedenti che desiderano migliorare la propria autonomia e mobilità locale. Gli interessati possono poi partecipare a questi corsi effettuati con il contributo della regione Emilia-Romagna”.
Stante l’esiguo numero di formatori, i docenti devono forzatamente arrivare da fuori regione e ciò comporta diverse problematiche: dalla scarsa conoscenza della città da parte dei formatori (se non teorica) che limita l’utilità dei corsi, a un’alta quota di compartecipazione da pagare a carico dei non vedenti, chiamati a rimborsare i costi aggiuntivi delle trasferte.
Barcaiuolo chiede quindi alla Giunta se sia consapevole della situazione creatasi e se, “oltre a finanziare parzialmente i corsi di Orientamento e Mobilità, non ritenga necessario provvedere a formare localmente degli operatori per i suddetti corsi, in modo da migliorare la qualità dell’offerta ed evitare ai destinatari i costi aggiuntivi”.
(Luca Boccaletti)