E’ stata votata a larga maggioranza la risoluzione per promuovere la figura del “tecnico apistico”. L’atto di indirizzo ha avuto il via libera in commissione Politiche economiche, presieduta da Manuela Rontini. A presentare la risoluzione è stata la consigliera Maura Catellani (Lega) e sull’atto ci sono stati due emendamenti della consigliera Palma Costi (Partito Democratico) e della stessa Catellani.
L’apicoltura, si legge nel testo dell’atto, “è riconosciuta, a livello normativo, come attività di interesse nazionale utile per la conservazione dell’ambiente naturale, dell’ecosistema e dell’agricoltura ed è finalizzata a garantire l’impollinazione naturale e la biodiversità di specie apistiche (con particolare riferimento alla salvaguardia dell’ape italiana e delle popolazioni di api autoctone tipiche o delle zone di confine)”. A garantire la salute degli insetti impollinatori è oggi il veterinario.
La legge non prevede l’istituzione del tecnico apistico, perché è una attività di carattere nazionale. Costi ha allora presentato gli emendamenti per raggiungere l’obiettivo. Il regolamento europeo del 2016 introduce figure particolari che si occupano degli animali. Il tecnico apistico, ha continuato, andrebbe ad affiancarsi, operando con loro, alle tre figure che oggi curano la salute delle api: l’apicoltore, le associazioni di categoria e i veterinari.
Inoltre, nell’emendamento viene invitata la Giunta ad attivarsi in conferenza Stato-Regioni per far trovare in sede Ue spazio per questa figura all’interno del regolamento. Se si istituirà a livello nazionale, sarà compito degli assessorati di agricoltura e sanità prevedere un raccordo della figura del tecnico apistico con le altre tre figure.
Silvia Zamboni (Europa Verde) ha sottolineato l’importanza della salvaguardia della biodiversità e degli insetti impollinatori che sono a rischio a causa dell’uso delle sostanze chimiche in agricoltura. La prevenzione, ha concluso, si fa riducendo l’uso dei pesticidi.
La risoluzione è sottoscritta anche da Emiliano Occhi, Matteo Montevecchi, Gabriele Delmonte, Matteo Rancan, Stefano Bargi, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli e Michele Facci.
(Gianfranco Salvatori)



